Natalìa Germi lavora come Lighting Technical Director (TD) alla Moving Picture Company (MPC) di Londra, uno tra i più grandi e importanti studi creativi di effetti speciali al mondo; l’abbiamo intervistata per conoscere meglio la sua storia e il suo lavoro.

Natalìa Germi

Natalìa Germi

Puoi spiegarci in che cosa consiste il lavoro di Lighting TD?

Il Lighting TD illumina gli shots del Progetto su cui si sta lavorando, crea il look fotorealistico o cartoon richiesto dal cliente. Tramite specifici strumenti inserisce delle luci per creare ombre e volumi all’interno della scena. Come un pittore su tela o un fotografo sul set!

È un lavoro artistico ma anche molto tecnico, a volte si lavora su shots molto complessi, in cui l’abilità di problem solving, e quindi la gestione di eventuali problemi tecnici, è fondamentale.

Lavori solo per il mondo del cinema o anche per altri ambienti?

Al momento sto lavorando per un film che uscirà al cinema il prossimo anno: The Jungle Book. In passato ho lavorato anche per serie televisive animate come “Ondino2”, “Winx Club” (Stagioni 5 e 6) e “Mia&Me2”.

Tu sei stata prima Texture Artist e da poco sei diventata Lighting TD, è sempre stato nei tuoi progetti? E come lo sei diventata? Raccontaci brevemente la tua storia.

Qui a Londra ho iniziato come Texture Artist, poi ho avuto l’occasione di cambiare dipartimento sempre nella stessa azienda, MPC. Ho fatto questa scelta perché desideravo rimanere in questa compagnia e lavorare su un progetto allettante e ambizioso quale è Jungle Book.

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Jungle Book

Ovviamente avevo qualche anno di esperienza alle spalle come Lighting TD, anche se il workflow per i Visual Effects (VFX) è leggermente diverso da quello di Feature Animation; negli ultimi anni, però, il fotorealismo sta diventando parte importante anche in questo settore…

Dopo la laurea in Disegno Industriale ho frequentato un Master in Computer-generated Imagery (CGI) a Treviso, presso Big Rock. Ho poi lavorato per qualche mese in un piccolo studio di animazione a Genova, Art Five, e ho collaborato con l’Università di Ingegneria del capoluogo ligure.

A novembre 2010 mi sono trasferita a Roma nel team di Rainbow CGI dove ho lavorato come Texture Artist, Look Development TD e Lighting TD per quattro anni. Ho insegnato anche presso la scuola dell’azienda: Rainbow Academy.

Quindi la scelta di trasferirti a Londra è dovuta alla possibilità di lavorare all’interno di un’importante realtà quale MPC…

Esattamente. Ho fatto questa scelta perché avevo bisogno di una nuova sfida, di rimettermi in gioco e potenziare le mie abilità. Tutte opportunità che ho trovato in MPC.

Version Film MPC

MPC

Pensi che il nostro Paese non offra le stesse opportunità lavorative nel tuo ambiente?

Purtroppo l’Italia sta attraversando un forte momento di crisi; nel nostro settore ci sono solo piccole realtà che funzionano, ma sono davvero poche. All’estero ci sono molte più opportunità.

Sono molte le donne che fanno il tuo lavoro?

Si, devo dire che ad oggi siamo tantissime; magari 15 anni fa questo ambiente era più popolato da uomini.

Quali doti servono e che consigli daresti a chiunque voglia seguire il tuo percorso?

Tanta buona volontà ma soprattutto passione. Se si desidera fortemente lavorare in questo ambiente bisogna scendere a compromessi e fare sacrifici, come, nel mio caso, allontanarsi dalla propria famiglia e dagli amici. È ovviamente fondamentale studiare, tenersi aggiornati sugli ultimi tools e software e sicuramente consiglio un’esperienza all’estero per arricchire il proprio bagaglio culturale.

Per me l’esperienza italiana è stata un’ottima palestra, ho imparato tanto e ho conosciuto bravissimi professionisti del settore; mi sono trasferita perché volevo crescere di più a livello professionale, arricchire il mio CV, fare una nuova esperienza e rimettermi in gioco. Il livello fuori dall’Italia è molto più alto e si fa in fretta a crescere e a migliorare le proprie skills.

Il nostro lavoro è molto tecnico, ma dà tanto spazio alla creatività, ci vuole occhio artistico, è arte anche questa. Ovviamente si lavora al computer quindi non lo consiglio a chi non ne abbia mai acceso uno!