Ogni volta che finisce un anno inizia il rito delle liste. I buoni propositi, i bigliettini con le cose da fare, l’elenco delle cose migliori e peggiori capitate negli ultimi 12 mesi.

Perché sentiamo il bisogno di fare queste liste? La risposta? Basta rileggersi un’intervista rilasciata da Umberto Eco al Spiegel dopo aver dedicato all’argomento il libro Vertigine della lista.

“Ci piacciono le liste perché non vogliamo morire”.

Anche io ne subisco fortemente il fascino, tanto che dopo aver letto un pezzo sull’argomento su Quartz ho dovuto anche io scriverci qualcosa.

Nessuna epoca nella storia umana ha tanto amato e utilizzato le liste come questa. Le liste sono state un mezzo di definizione per un tempo molto lungo – ci sono per esempio i dieci comandamenti, le quattro nobili verità elemento cardine della dottrina buddhista, i sette peccati capitali.

È Internet il vero luogo in cui la lista prende vita, e questo è particolarmente vero a dicembre. Qual è il fascino della onnipresente lista di fine anno? Probabilmente è che siamo di umore riflessivo. Temiamo di aver perso qualcosa di eccezionale o di dimenticare qualcosa di importante. Forse è perché le liste hanno una forma perfetta: concisa, ordinata, con infinite possibilità.

Dice il New Yorker: nel mondo capitalista in cui viviamo il realismo prevale sull’idealismo. E cosa c’è di più reale, concreto e preciso di una lista? Le liste ci aiutano a trasformare il tempo etereo e infinito in qualcosa di concreto e controllabile. Per questo ci piace quando ci viene suggerita una sintesi di un mondo vasto.

Ma forse la cosa più significativa, una lista non è infinita. Finisce. Fuori dal flusso di informazioni e notizie incessanti, una lista incapsula, chiude un ciclo. “Siamo stati qui”, dice una lista, a modo suo, “almeno per un altro anno”.

Spiegato in numeri

  • 44.500.000: Risultati di Google per “il meglio del 2017” al momento della scrittura di questo post
  • 1,4 miliardi: gli streaming di “Shape of You”, che hanno aiutato Ed Sheeran in cima alla lista dei più ascoltati di Spotify nel 2017
  • 520: Numero di libri classificati in 35 diverse liste di fine anno raggruppati in un’unica lista master 2017 da LitHub
  • 80: il numero di liste di fine anno finora raccolte dal sito yearendlists.com suddivide per le categorie: film, musica, libri, poesia e show TV. “Gli elenchi di fine anno sono impronte digitali; statistiche aggregate approssimative. Pertanto, non ci sono riscontri“, è la filosofia di questa raccolta meticolosamente aggiornata delle migliori liste annuali.

Domanda da un milione di dollari:

È solo un’impressione o ogni anno le liste di fine anno vengono pubblicate sempre prima?

Non sei solo tu, John Norris di Billboard lo ha osservato l’anno scorso. La pubblicazione delle liste di fine anno è è stata anticipata di due o tre settimane in media negli ultimi anni. Può essere in parte attribuito alla strategia editoriale: le liste “Best of” piacciono sempre più al pubblico e sono semplici da scrivere. Ai lettori piacciono le liste.

E poi c’è la voglia di essere i primi a pubblicare le statistiche annuali che ci raccontano come è trascorso l’anno che si sta per concludere, ed essere già posizionati in Google nei ultimi giorni dell’anno.

Un anno raccontato dai motori di ricerca

Può raccontare molto di cosa è successo in un determinato anno l’elenco annuale di Google dei termini di ricerca più utilizzati. Ricordando che il 2016 è stato l’anno di Pokémon Go, delle Olimpiadi e di David Bowie, i primi 5 termini dell’anno includono a livello globale:
1) Hurricane Irma
2) iPhone 8
3) iPhone X
4) Matt Lauer
5) Meghan Markle

Mente in Italia le parole chiave più utilizzate:

1) Nadia Toffa
2) Hotel Rigopiano
3) Italia – Svezia
4) Sanremo
5) Terremoto

W la scienza

Le scoperte scientifiche del 2017

La nascita di una nuova stella e – allo stesso tempo – di una nuova astronomia; i progressi nell’editing genetico e nella comprensione delle prime migrazioni umane; le imprese eroiche delle sonde e la caccia a nuove Terre. La scienza è meravigliosa, e anche quest’anno ne abbiamo avuto prova. La più ricordata è quell del 17 agosto, giorno in cui gli astrofisici di tutto il mondo hanno assistito “in diretta” alla collisione tra due stelle di neutroni, un evento preannunciato dalle onde gravitazionali.

Per i fanatici delle liste

Perché fermarsi al 2017? Se in questi giorni sei in vacanza e non sai che fare, ti consiglio di immergerti nell’elenco degli elenchi di Wikipedia, che avverte “Alcuni degli articoli collegati sono essi stessi elenchi di elenchi di elenchi.”

Cose successe nel 2017

Se volete scorrere gli avvertimenti più importanti di quest’anno potete sempre far riferimento a Wikipedia che ha già raccolto mese per mese quello che è accaduto.

E voi, quante liste di fine anno avete già letto?

Io non le ho contate, ma le ultime due sono state quella sui film di Internazionale, e il meglio su Rivista Studio. Ah anche quella delle migliori app per bambini del 2017.

Avete già fatto una lista dei buoni propositi per il nuovo anni?