
Di un manuale che spieghi l’uso dei social ai ragazzi ce n’era davvero bisogno? Il racconto di una chiacchierata con Teo Benedetti e Davide Morosinotto, autori del manuale Cyberbulli al tappeto all’interno della Bologna Children’s Book Fair, uscito nelle librerie il 17 febbraio.

Cyberbulli al tappeto
Martedì ho avuto il piacere di moderare un incontro con Franco Giovannini, responsabile area applicazioni e servizi del dipartimento digitale Giunti Editore, in veste di papà nerd, e gli autori del libro Cyberbulli al tappeto – pubblicato da Editoriale Scienza – Teo Benedetti e Davide Morosinotto, autori di libri per ragazzi ed esperti del mondo digitale.
Pochi giorni all'inizio della @BoChildrensBook Fair Chi viene a trovarci martedì ore 12 allo stand Giunti? #BCBF16 pic.twitter.com/PSqupmlFLo
— Luigina Foggetti (@lalui) April 1, 2016
Cyberbulli al tappeto è un manuale che parla direttamente ai ragazzi, scritto da chi usa i Social Network per professione e sa parlare ai giovani. Mostrando i vantaggi e i pericoli della rete ne promuove un uso consapevole.
Ho avuto l’occasione di leggerlo proprio fresco di stampa, e mi è piaciuto molto il suo stile pragmatico, pratico e diretto.
Nel nostro stand si parla di educazione digitale con gli autori di #CyberbulliAlTappeto #GiuntiPerCrescere#BCBF16 pic.twitter.com/vG1tWiSUz2
— Giunti Editore (@GiuntiEditore) April 5, 2016
Teo e Davide sono molto abili nel trasformare gli avvertimenti allarmanti sulla pericolosità della rete in un messaggio positivo. Gli attacchi dei cyberbulli si possono affrontare e vincere, anche se con tante difficoltà!
Ed ora presentazione con gli autori Teo Benedetti e Davide Morosinotto #GiuntiPerCrescere #BCBF16 pic.twitter.com/5Ng9XAPxZH
— genitoricrescono (@SerenaeSilviaGC) April 5, 2016
Un libro per i ragazzi molto utile anche genitori o insegnanti.
Con noi un pubblico molto attento, che ha voluto condividere le nostre parole anche con chi ci poteva seguire solo online.
Qui sotto riporto alcuni stralci della chiacchierata.
Incontro con gli autori di Cyberbulli Al Tappeto di Editoriale Scienza #GiuntiPerCrescere #BCBF16 pic.twitter.com/DllJMBJCAp
— Scuola in Soffitta (@ScuolaSoffitta) April 5, 2016
Come si può spiegare la Rete ai più giovani? E soprattutto, perché ce n’è davvero bisogno?
Essere nativi digitali non equivale a essere competenti digitali #giuntipercrescere
— FattoreMamma (@FattoreMamma) April 5, 2016
Spesso gli adulti considerano i “nativi digitali” anche “competenti digitali”, lasciando i ragazzi soli davanti a un mondo che essi stessi a volte non hanno capito fino in fondo.
Educazione digitale è indispensabile per genitori e figli #GiuntiPerCrescere pic.twitter.com/Kgcsj42uWP
— FattoreMamma (@FattoreMamma) April 5, 2016
“Nessuno darebbe le chiavi dell’automobile a un minore, per di più senza insegnargli a guidare e senza un corso sulle regole della strada. Allora perché pensiamo che con i telefonini e i tablet sia diverso?”
Cyberbulli al tappeto: nativo digitale non è uguale a competente digitale. #GiuntiPerCrescere
— Cristiana Calilli (@CriCalilli) April 5, 2016
Teo Benedetti:
Il competente digitale è chi sa usare il mezzo, non necessariamente lo è il nativo digitale. #BCBF16 #GiuntiPerCrescere— genitoricrescono (@SerenaeSilviaGC) April 5, 2016
I ragazzi usano molto i social media in modo creativo e questo li affascina #GiuntiPerCrescere #BCBF16
— Scuola in Soffitta (@ScuolaSoffitta) April 5, 2016
Social: adulti, stiamo dando il buon esempio?
Noi adulti sappiamo usare i social? Non molto a voler essere sinceri. Quanti adulti, per esempio, condividono notizie senza appurarne le fonti?
Noi genitori siamo un esempio in rete per i figli? Non credo. #GiuntiPerCrescere
— Cristiana Calilli (@CriCalilli) April 5, 2016
La buona educazione esiste anche in rete, si chiama Netiquette. Usare i social correttamente non è una questione di tecnologia, bensì di educazione e di rapporto con gli altri.
I consigli degli autori di #CyberbulliAltappeto: 1 Ricordare che web è luogo pubblico! #GiuntiPerCrescere #BCBF16
— Giunti Editore (@GiuntiEditore) April 5, 2016
Privacy. Snapchat, Ask: ritorno all’anonimato?
In origine, anni 90, l'anonimato su internet era la regola, oggi le identità sono palesi ma con quali rischi/benefici? #giuntipercrescere
— FattoreMamma (@FattoreMamma) April 5, 2016
Il vero anonimato non esiste, questo i ragazzi lo sanno? Non sempre.
Non esiste l'anonimato online! Se i ragazzi lo capiscono è già un passo importante #GiuntiPerCrescere #BCBF16
— Scuola in Soffitta (@ScuolaSoffitta) April 5, 2016
Non esiste anonimato online. I ragazzi però hanno concetto di privacy distante dal nostro. Cyberbulli al tappeto #giuntipercrescere
— Cristiana Calilli (@CriCalilli) April 5, 2016
Sicurezza. Genitori, controllo e punizioni: lo stiamo facendo bene?
Genitori, teenager e controllo digitale: la maggior parte dei genitori mette in atto forme di controllo di vario genere sulla vita in rete dei figli.
La tecnologia è strumento, il focus deve essere sulla relazione. No regole e divieti, sì dialogo. #GiuntiPerCrescere
— Cristiana Calilli (@CriCalilli) April 5, 2016
Secondo una recente indagine del Pew Research Center l’84% dei genitori USA ha preso almeno uno di questi procedimenti: controllare la cronologia, controllare i profili social, l’elenco chiamate e i messaggi, tra questi solo 39% parental control, mentre il 16% nessuno.
Ogni genitore dovrebbe riflettere sul ruolo che ha lasciato ai device nel suo ruolo educativo: li sottrae per punizione?#GiuntiPerCrescere
— Scuola in Soffitta (@ScuolaSoffitta) April 5, 2016
Il dialogo troppo spesso si traduce in controllo, più che in confronto. Togliere i device ai giovani è la punizione preferita dai genitori.
Il dialogo deve accompagnare le regole nei primi passi dei figli in rete. #GiuntiPerCrescere #BCBF16
— Scuola in Soffitta (@ScuolaSoffitta) April 5, 2016
Franco Giovannini ed io, nelle vesti di mamma geek, eravamo d’accordo sull’affermare che le app di monitoraggio offrono funzioni molto invasive – dal classico firewall al tracking della posizione, ai tempi di utilizzo, alla lettura dei messaggi sullo smartphone del figlio – e l’impressione è che la soluzione che offrono rischi di essere peggiorativa rispetto al problema: implicazioni su relazione di fiducia, deresponsabilizzazione dell’adulto.
Il controllo totale sui figli non è la strada giusta: si mina la fiducia e non permette di lavorare sulla prevenzione. #giuntipercrescere
— Cose da Mamme (@silvia_lonardo) April 5, 2016
Bisogna “andare al di là dello schermo” prima di togliere il device.
Bulli, complici e fiancheggiatori. Quanto i ragazzi sono consapevoli di esserlo loro stessi?
La rete non ha tono e questo compromette le interpretazioni #GiuntiPerCrescere #cyberbullying
— Scuola in Soffitta (@ScuolaSoffitta) April 5, 2016
Ridere per un’immagine imbarazzante postata sui social o assistere a uno scambio di messaggi denigratori contro qualcuno, senza fare niente, vuol dire essere complici.
Chi sono i #cyberbulli? Potenzialmente tutti, perché la rete non ha tono ed è facile fraintendere. #GiuntiPerCrescere #BCBF16
— Giunti Editore (@GiuntiEditore) April 5, 2016
Il libro stimola a una interessante riflessione su se stessi: i cyberbulli non sono sempre gli altri, qualche bullo da tastiera potrebbe celarsi anche tra gli inconsapevoli lettori.
Fiancheggiatori sono quelli che sostengono l'azione del bullo ma anche quelli che in silenzio leggono e non intervengono #GiuntiPerCrescere
— Scuola in Soffitta (@ScuolaSoffitta) April 5, 2016
Basta però una semplice regola: in rete, come nella vita reale, uno scherzo è tale se la ‘vittima’ ride con chi lo fa, se non ride più si chiama persecuzione.
#bullismo Anche chi tace è bullo, importante far capire ai ragazzi che anche la non azione ha una responsabilità #BCBF16 #giuntipercrescere
— genitoricrescono (@SerenaeSilviaGC) April 5, 2016
Smascherare il Cybergbullo
Il capitolo “Smaschera il Cyberbullo” si è rivelato molto utile agli insegnanti ed è la parte che ha incuriosito di più i ragazzi più scettici, ossia la categorizzazione delle azioni tipiche del cyberbullismo e il loro collegamento a azioni di difesa. Ottima base per la costruzione di attività in classe.
Autodifesa attiva e passiva
Consigli per i ragazzi vs #bullismo Mai fare in rete quello che non fareste offline. Ignorare troll #GiuntiPerCrescere #BCBF16
— genitoricrescono (@SerenaeSilviaGC) April 5, 2016
La rete non ha i toni, anche con gli emoticon. Questo alimenta i fraintendimenti #GiuntiPerCrescere #BCBF16
— genitoricrescono (@SerenaeSilviaGC) April 5, 2016
Sposta lo schermo e guarda negli occhi, e ricordati di uscire di casa.
Spegnere ogni tanto gli smartphone programmando momenti di distanza dalla rete #GiuntiPerCrescere #BCBF16
— genitoricrescono (@SerenaeSilviaGC) April 5, 2016
Con questo consiglio gli autori chiudono il libro, e noi finiamo la nostra chiacchierata.
Postilla. Rispondo io: da quello in alto a destra ovviamente 🙂
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