Scuola e povertà: Save the Children, più di 1 adolescente su 3 in famiglie povere non raggiunge i livelli minimi di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura.

punto luce save the children

Presentato il Rapporto “Illuminiamo il futuro 2030 – Obiettivi per liberare i bambini dalla Povertà Educativa”, nell’ambito della Campagna “Illuminiamo il Futuro”. La ricerca fornisce dati ed elaborazioni inedite e propone 3 Obiettivi entro il 2030 per sradicare le povertà economica ed educativa di milioni di minori. A supporto dei bambini e adolescenti in condizioni di deprivazione socio-culturale, Save the Children ha aperto 13 Punti Luce in 8 regioni, coinvolgendo finora più di 4500 minori in attività culturali, sportive, creative, ludiche.

La povertà educativa, cioè la mancanza delle competenze necessarie per uno sviluppo adeguato e per farsi strada nella vita, è una mina innescata sul futuro di milioni di bambini e adolescenti italiani. Quasi il 25% dei quindicenni è sotto la soglia minima di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura, percentuale che raggiunge rispettivamente il 36% e il 29% fra gli adolescenti che vivono in famiglie con un basso livello socio-economico e culturale: povertà economica e povertà educativa, infatti, si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione.

D’altra parte, notevoli sono le carenze di servizi e opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche:  solo il 14% dei bambini tra 0 e 2 anni riesce ad andare al nido o usufruire di servizi integrativi, il 68% delle classi della scuola primaria non offre il tempo pieno e il 64% dei minori non accede ad una serie di attività ricreative, sportive, formative e culturali, con punte estreme in Campania (84%), Sicilia (79%) e Calabria (78%). In particolare, il 48,4% dei minori tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro nell’anno precedente, il 69,4% non ha visitato un sito archeologico e il 55,2% un museo, il 45,5% non ha svolto alcuna attività sportiva.

POVERTA EDUCATIVA IN ITALIA

Lo studio fornisce dati ed elaborazioni originali e lancia 3 Obiettivi, ambiziosi ma realistici – elaborati con il contributo di un Comitato Scientifico -, per eliminare entro il 2030 in Italia la povertà economica ed educativa, sull’esempio dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibili indicati dalle Nazioni Unite:

  1. Tutti i minori devono poter apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, talenti e aspirazioni;
  2. Tutti i minori devono poter avere accesso all’offerta educativa di qualità;
  3. Eliminare la povertà minorile per favorire la crescita educativa.

Ogni obiettivo è declinato attraverso l’individuazione di target specifici e obiettivi intermedi. Per raggiungere tale traguardo, Save the Children  invita ad un’azione immediata tutti gli attori e istituzioni impegnati nella tutela dell’infanzia nel nostro paese e presenta una serie di proposte specifiche.

OBIETTIVI ILLUMINIAMO IL FUTURO 2030

Per ognuno dei 3 Obiettivi, Save the Children indica target precisi per la progressiva riduzione delle differenze a livello regionale. Così, per quanto riguarda il primo obiettivo (apprendimento e sviluppo), entro il 2030 tutti i ragazzi di 15 anni dovranno raggiungere le competenze necessarie in matematica e lettura, il tasso di dispersione scolastica, attualmente al 15%, dovrà scendere sotto il 5% e tutti i minori dovranno svolgere in un anno almeno 4 attività culturali e sportive tra le 7 indicate (andare almeno una volta a teatro, musei o mostre, monumenti o siti archeologici, fare sport in modo continuativo, leggere e usare internet).

Riguardo al secondo obiettivo (offerta educativa), entro il 2030 la differenza della copertura pubblica dei servizi educativi per l’infanzia tra le regioni, ora al 25%, non dovrà superare il 10%, tutte le classi della scuola primaria e secondaria dovranno offrire il tempo pieno e attività extracurricolari e garantire un servizio mensa di qualità e gratuito per i minori in povertà (oggi assente nel 40% delle scuole), tutti gli alunni dovranno essere accolti in infrastrutture adeguate per l’apprendimento e dotate di connessione a Internet veloce, oggi assente nel 28% delle scuole.

Ma, soprattutto, come previsto dal terzo obiettivo (eliminare la povertà minorile) entro il 2030, il tasso di povertà assoluta dei minori, attualmente al 13,8%, dovrà essere azzerato, con l’impegno di dimezzarlo entro il 2020.

L’offerta di servizi educativi di qualità.

L’analisi contenuta nel Rapporto indica che una maggiore offerta di servizi educativi di qualità determina minore povertà educativa: i ragazzi provenienti da famiglie povere ma che hanno frequentato almeno un anno di scuola dell’infanzia superano i livelli minimi di competenze sia in matematica che in lettura a differenza dei coetanei che non hanno avuto questa possibilità.

Caratteristiche della scuola frequentata e qualità delle infrastrutture

Anche le caratteristiche della scuola frequentata, come la qualità delle infrastrutture, la connessione ad internet, la partecipazione ad attività extracurriculari, sono correlate all’incidenza della povertà educativa. Il Rapporto rileva che il 45% dei ragazzi in condizioni socio-economiche svantaggiate che hanno aule con connessioni internet carenti non raggiunge le competenze minime in matematica e il 41% in lettura, percentuale che scende a 43% e 28% se le scuole sono ben connesse. In diverse regioni la percentuale di aule non connesse supera il 30% (Basilicata, Piemonte, Veneto, Lazio, Friuli Venezia Giulia), con una punta di quasi il 40% in Calabria.

Attività extracurricolari

Nel Rapporto viene anche evidenziata l’importanza delle attività extracurricolari per attivare percorsi di recupero nei minori più svantaggiati. C’è, infatti, una correlazione positiva tra la partecipazione ad attività sportive, musicali, di volontariato e l’incidenza della povertà educativa dei minori in condizioni di maggior disagio: eppure in Italia il 70% degli alunni di 15 anni frequenta scuole che non prevedono attività extracurricolari.

La Campagna “Illuminiamo il Futuro” e i Punti Luce.

Per contrastare la povertà educativa, nel maggio 2014 Save the Children ha lanciato la campagna Illuminiamo il Futuro e avviato l’apertura dei Punti Luce: 13 quelli inaugurati finora, in 8 regioni, a Catania, Palermo, Bari, Brindisi, Gioiosa Ionica, Scalea, Napoli (2 Punti Luce), Roma (2 Punti Luce), Genova, Torino, Milano . E sono in fase di istituzione altri tre Punti Luce a Sassari (Latte Dolce), Palermo (Zen 2) e Milano (Quarto Oggiaro).

Si tratta di spazi ad alta densità educativa che sorgono in quartieri svantaggiati delle città, all’interno dei quali i bambini tra i 6 e i 16 anni e le loro famiglie usufruiscono di diverse attività gratuite, tra cui sostegno allo studio, laboratori artistici e musicali, gioco e attività motorie, promozione della lettura, accesso alle nuove tecnologie, educazione alla genitorialità, consulenze pedagogiche, pediatriche e legali.

Per sostenere i Punti Luce potete visitare il sito ufficiale.

Qui un piccolo gioco da far fare a genitori e ragazzi.