Abbiamo selezionato da Tech Economy la notizia riferita ai risultati di una indagine condotta su scala globale da Avanade secondo la quale il futuro delle imprese è sempre più cloud.
Le aziende prevedono che più della metà dei loro applicativi e dei loro servizi girerà su sistemi cloud ibridi in media entro i prossimi tre anni. Questo il dato che salta all’occhio dalla ricerca Avanade, condotta su 1.000 tra alti dirigenti, responsabili delle business unit e responsabili IT di 21 Paesi, Italia compresa.
Le società investono più velocemente in soluzioni cloud ibride che in soluzioni cloud di tipo pubblico o privato. Il 69% di queste aziende a livello globale, e il 65% in Italia, concorda nell’idea che l’implementazione di una strategia cloud ibrida sarà al centro dei loro programmi nel corso del 2015. Nonostante siano tutti più o meno concordi sul fatto che l’adozione di soluzioni cloud ibride debba avere carattere prioritario, il 58% delle società a livello globale dichiara che attualmente non ha una strategia definita in questo senso. Questa percentuale scende sensibilmente in Italia attestandosi, in senso positivo, al 40%.
Intanto, poche società comprendono appieno il potenziale delle soluzioni cloud ibride: solo il 16% (e in Italia il 10%) degli intervistati è in grado di identificare tutti i benefici che esse sono in grado di apportare. Tali vantaggi comprendono, ad esempio, la capacità di integrare cloud di tipo pubblico e privato, identificando la tipologia più corretta in base al tipo di esigenza da affrontare, suddividendo così la mole di lavoro su più cloud pubblici e dimensionando le attività in base alle esigenze.
Le società intervistate a livello globale sono sempre più concordi nel considerare il cloud ibrido un elemento capace di consentire alle loro organizzazioni di concentrarsi su questioni centrali ai fini della crescita dell’impresa (74%). E questo tipo di considerazione risulta ancora più forte in Italia dove si trova concorde ben l’84% del campione intervistato.
Ben poche sono le società che sviluppano applicazioni in grado di sfruttare tutte le funzionalità tipiche degli applicativi sviluppati per il cloud. Il 71% delle società a livello globale, e il 90% in Italia, utilizza semplicemente l’infrastruttura cloud per eseguire gli applicativi già esistenti, senza rendersi conto della velocità, della portata e dell’efficienza che potrebbero offrire le soluzioni cloud.
Il 53% (il 38% in Italia) delle società identifica le questioni legate alla sicurezza e alla privacy – reali o percepite – come particolarmente critiche ai fini dell’implementazione di soluzioni cloud ibride, ma il 60% (e ben il 78% in Italia) di esse ammette che oggi queste soluzioni sono più sicure rispetto a tre anni fa. Questi elementi dimostrano chiaramente come in Italia, rispetto al resto del mondo, c’è maggiore fiducia nei livelli di sicurezza delle soluzioni di cloud ibrido.
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