Dal 25 al 28 settembre a Todi, in Umbria, si è svolto il primo evento interamente dedicato alle app, Todi Appy Days. Sei le aree tematiche in programma: personal, business, enjoy, life, tech e special per una quattro giorni di workshop e convegni

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Forse se ne sentiva la mancanza o forse no in un autunno folto di eventi su ICT e dintorni, ma di fatto Todi Appy Days, diretto da Fabio Lalli, è nato con l’intento di parlare di app e di Internet Of Things. Qualcuno si sarebbe aspettato una formula più innovativa, una di quelle che rivoluziona il modo di fare gli eventi divulgativi, ma forse siamo così abituati a panel e contropanel che anche in questo caso ci si è trovati di fronte a una lista di talk in parallelo da poter ascoltare. L’idea è sicuramente apprezzabile e la quattro giorni, ad accesso gratuito, è stata ricca di spazi di informazione su queste tematiche. Abbiamo seguito alcuni panel, passeggiato per la città, respirato APPieno l’aria dell’Appy Days e possiamo raccontare che di Todi Appy Days è rimasto…

  • il sole di settembre che illuminava la piazza dove per l’occasione campeggiava una mostra di alcuni scatti della città fatti da Steve McCurry
  • le platee composte per lo più di ragazzi delle scuole superiori, a volte estraniati per workshop non pensati per un pubblico di quindicenni
  • un nutrito gruppo di espositori, alcuni dei quali lamentavano la mancanza di momenti organizzati di confronto e scambio idee
  • molti panel informativi rivolti ad un target ampio (qualcuno ha osato dire “anche troppo ampio”, ovvero troppo poco tecnico per i tecnici e troppo tecnico per i non addetti ai lavori, ma forse bastava scegliere il panel giusto da ascoltare)
  • un Coderdojo molto partecipato, dove i bambini si sono divertiti a programmare con Scratch, e che ha portato a Todi una realtà presente in Umbria solo a Sigillo e Terni
  • un hackaton andato deserto (o meglio dove era presente una sola donna che ha poi rinunciato per ovvie ragioni)
  • le belle foto dell’immancabile Alessio Jacona

Tra le cose in attivo noi di Girl Geek Life mettiamo l’incontro con Elisa Salamini di Mamamò e con Martina Osculati di Cityglance che presto intervisteremo. Tra le definizioni più belle arrivate via social per “quel che resta di Todi Appy Days” sicuramente quella di una delle speaker: “l’incanto senza tempo vs la velocitá dell’innovazione. Il secondo puó essere a servizio del primo”.

In attesa del prossimo Todi Appy Days (chissà forse anche un po’ più “international”), riprendendo la scritta che campeggiava sulle magliette del Todi Appy Days, possiamo affermare che Girl Geek Life non vi farà mai pensare “Sono stato APPena scaricato”.