
Le donne nel campo STEM (science, tecnology, engineering & Math) sono, in tutto il mondo, solo il 24%, impegnate prevalentemente in medicina e biologia, molte meno nei percorsi di studio di informatica ed ingegneria. Un dato è un dato, si potrà dire, fotografa una situazione… ma se un’animazione graficamente efficace, arricchita di video e visualizzazioni inizia, invece, a “raccontare” il dato, cioè le cause, gli effetti e le soluzioni possibili, la sua capacità comunicativa aumenta esponenzialmente andando ben oltre la semplice evidenza statistica.
È quanto propone “La digitale purpurea” realizzata da Simona Piccato, che “anima i dati” con esempi e situazioni utili, suggerisce azioni per ridurre i condizionamenti e le disparità di genere nella scelta delle professioni informatiche, a partire dall’infanzia – i giocattoli hanno, infatti, una funzione importante nell’apprendimento dei ruoli di genere. Offre uno sguardo di genere su percorsi scolastici, lavorativi e imprenditoriali delle donne che ci cattura e ci invita a diventare partecipi di un cambiamento.
Il lavoro di Simona Piccato è uno dei cinque percorsi di storytelling presentati al Piemonte Visual Storython, la maratona narrativa proposta al Salone del Libro di Torino dal Consiglio Regionale del Piemonte in partnership con Consorzio Top-ix, Csi Piemonte, Università degli Studi di Torino e Digital Festival.
L’idea è nata sulla scia dell’entusiasmo per i risultati raggiunti dal Piemonte Visual Contest, concorso voluto dal Consiglio Regionale del Piemonte per la realizzazione di infografiche e data visualization che comunicassero gli Open Data piemontesi. Non a caso, aggiungiamo, visto che la Regione Piemonte è stata la prima a dotarsi di una Legge in materia (Legge Regionale 24 del 2011), mettendo a disposizione i dati pubblici degli enti territoriali che aderiscono, nel rispetto della privacy e dei vincoli indicati dalle “Linee Guida relative al riutilizzo e alla diffusione tramite la rete internet dei documenti e dei dati pubblici dell’amministrazione regionale”.
L’invito, rivolto a giovani creativi e comunicatori, a cimentarsi nel Piemonte Visual Contest mirava a stimolare lo studio di soluzioni per comunicare gli open data oltre i confini di una comunità ristretta di esperti, di favorire la trasparenza e la condivisione e di diventare fonte di conoscenza. Far incontrare esperti di open data con chi ha il talento di saper comunicare, ha prodotto lavori interessantissimi, offrendo un esempio virtuoso e percorribile di quanto può essere realizzato in ambito istituzionale.
In seconda battuta, i promotori hanno voluto sperimentare come un racconto, ricco di emozioni, esempi ed applicazioni utili potesse contribuire a dare vita ai dati. “Creare racconti dalle infografiche: Piemonte Visual Storython”, è diventato un lavoro di gruppo, anzi di cinque gruppi composti da designer, esperti dei dati e storyteller e una maratona narrativa che ha preso il via il 6 marzo per approdare al Salone del libro con storie coinvolgenti su diverse tematiche: impatto delle leggi sui cittadini, ambiente, salute, cultura e genere.
Gli storyteller hanno creato i percorsi narrativi a partire dai lavori premiati e “La digitale purpurea” ha avuto il suo punto di partenza in due infografiche “Indirizzi di studio scelti dai diplomandi di Torino e provincia dal 1989 al 2009” di Simona Piccato e “Le donne, i giovani e l’imprenditoria in Piemonte” di Jacopo Ottaviani.
Gli altri racconti
Partendo dall’infografica di Jessica Camisasca, “The effects of the Moratti’s reform on primary school” è stato realizzato lo storytelling Impatto delle leggi e delle politiche scolastiche. In questo caso, il protagonista della storia animata è Luca, bambino di 6 anni che vive in Piemonte e frequenta il primo anno della Scuola Primaria.
Valorizzare i territori montani prende spunto dall’infografica di Francesco Carletto, Matteo Pont e Niccolò Brusa “Pick me up – avvolti dalle vette alpine” che offre una panoramica delle montagne del Piemonte e dei rifugi della regione. Vivere in rifugio è il racconto creato con il percorso di storytelling.
Rapporti tra ambiente e salute. L’infografica di partenza è “Terre bonificate” di Antonella Montagner, Elena Roda e Stefania Mancuso. Le tre partecipanti hanno proseguito il loro lavoro realizzando la ricerca: Salute e reddito.
Fruire il patrimonio artistico torinese. Per semplificare la fruizione del patrimonio artistico torinese da parte del visitatore, Pietro Lodi ha sviluppato l’infografica “Is the public transportation in Turin efficiently planned to reach its museums”. In questo caso, Francesca Leuzzi, blogger esperta d’arte, ha scelto tre itinerari da percorrere coi mezzi pubblici, con partenza da piazza Castello, alla scoperta di alcuni luoghi meno noti della città:
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Il Piemonte dà un bell’esempio di uso di #opendata. Basterebbe guardare a chi fa bene in questo Paese http://t.co/AMayYueCeo
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