
Che cos’è la realtà aumentata? Una tecnica che aggiunge elementi virtuali e informazioni multimediali alla realtà normalmente percepita: vediamo di seguito tutti i campi in qui è già stata utilizzata e i progetti più interessanti.
Ci sono alcune date che segnano la storia: il 2012, con la fine della pubblicazione in cartaceo della rivista americana Newsweek, sembrava aver decretato la morte della carta stampata.
In effetti a parte alcuni esempi in controtendenza, vedi il caso dall’editoria tedesca che resiste agli attacchi del digitale in quanto molto ben radicata nelle edizioni locali e regionali, la stampa tradizionale è in continua lotta per la sopravvivenza.
E se come dicono le statistiche, il 2014 sarà l’anno del sorpasso del mobile sul web a farla da padrone saranno le app alcune delle quali non si limitano alla sola informazione ma arricchiscono i contenuti con ulteriori funzionalità.
Che cos’è la realtà aumentata
Tra queste, negli ultimi tempi si sta diffondendo sempre di più la Realtà aumentata (dall’inglese augmented reality, abbreviato AR), una tecnica digitale che aggiunge elementi virtuali e informazioni multimediali alla realtà normalmente percepita. Per sfruttare queste caratteristiche è necessario possedere uno smartphone dotato di GPS, magnetometro (bussola) e collegamento internet, PC dotati di webcam o particolari sensori per la vista (occhiali), l’ascolto (auricolari), la manipolazione (guanti), l’olfatto (diffusori).
Nonostante l’esplosione del fenomeno abbia origine recente, la realtà aumentata affonda le sue radici negli anni ‘60 quando Morton Heilig, regista cinematografico, crea Sensorama, una macchina in grado di rendere l’esperienza di visione immersiva: l’utente non guarda solo un film ma fruisce di immagini in 3D, suoni stereofonici, sensazioni tattili e olfattive.
Nel 1999 Hirokazu Kato sviluppa ARToolKit, la prima applicazione di realtà aumentata: usando il video tracking si può posizionare una camera virtuale nella stessa posizione del punto di vista dell’osservatore e su questo aggiungere informazioni in sovrimpressione. Nel 2009 ARToolKit viene integrato con Adobe Flash portando la realtà aumentata su browser.
Realtà aumentata e pubblicità
Le potenzialità della realtà aumentata sono state presto scoperte dalla pubblicità: l’azienda d’abbigliamento Diesel ha utilizzato il sistema QR-code per pubblicizzare i propri prodotti presso il popolo di Facebook mentre il gruppo britannico Tesco ha avuto la brillante idea di sfruttare i tempi di attesa della metropolitana koreana permettendo ai potenziali clienti di acquistare i prodotti virtualmente catturando, da pannelli posizionati presso le banchine di sosta, i codici QR col cellulare per poi ricevere tutto a casa all’orario desiderato.
La realtà aumentata è stata utilizzata anche in ambito di pubblica utilità come nel caso delle poste americane e il loro “Virtual Box Simulator” che aiuta gli utenti a scegliere il sistema di imballaggio ideale, ma non mancano gli esempi vagamente naif come nel caso di Hana Yakiniku che in giapponese significa “naso carne alla griglia”, un pacchetto che include un piccolo diffusore, poco più grande di una moneta da 2 euro, da inserire nell’alloggio per gli auricolari nel quale vanno inserite tre essenze: costine di vitello alla griglia, lingua salata e patate al burro. Un applicativo, da scaricare dall’App Store di Apple o in quello di Android, permette di selezionare i tre odori. Questi aromi vanno ad aggiungersi a quelli già in commercio ovvero gelsomino, mela, rosa, tè disponibili su un altro diffusore.
Realtà aumentata e marketing
Molto utilizzata in ambiente marketing l’AR è ormai stata sdoganata in numerosi ambiti, come la musica, la manutenzione, la ricerca, il divertimento (es: le cartoline virtuali in realtà aumentata e giochi come ARQuake sviluppato nel 2000 da Bruce Thomas partendo dalla versione tradizionale del video gioco Quake), i beni culturali , il tempo libero come il noto esperimento di central park , il turismo interattivo (Monmouth cittadina del Galles oggetto di una sperimentazione per cui i punti di interesse sono segnalati tramite QRpedia) e l’editoria.
Realtà aumentata ed editoria
Riviste come Colors, Esquire Magazine, Wallpaper sono state tra le prime a introdurre la tecnologia AR e il fenomeno si sta diffondendo anche in Italia (es.: “La Freccia”, “Nova 24”) che vanta un primato: la prima rivista al mondo totalmente in realtà aumentata e per di più gratuita.
Si chiama Spam Magazine ed è nata nell’ottobre del 2012 dalla scommessa di due giovani Federico Mirarchi e Roberto Piazza provenienti dal mondo della pubblicità e dell’editoria con un obiettivo: “Il meglio del web salvato su carta”. La rivista infatti seleziona i contenuti del web e li riporta su carta quindi tutto ciò che compare sulla rivista è preso dalla rete. La collaborazione con Cristian Contini ha poi arricchito l’idea e gli argomenti con progetti di realtà aumentata che possono essere visualizzati tramite un’app scaricabile sul proprio smartphone.
È per esempio possibile prenotare treno, aereo o albergo mentre si legge un articolo su un luogo che vorremmo visitare, ascoltare una canzone durante la lettura di un’intervista a un gruppo musicale, vedere il trailer di un film mentre si leggono le novità in uscita o fruire di suggestioni create ad hoc come oggetti che prendono vita a partire da una fotografia. Il tutto semplicemente avvicinando il proprio telefono alla pagina della rivista.
Il bimestrale è curato in tutti i particolari: logo spessorato, cuciture durature, 116 pagine, 12 sezioni ed è distribuito gratuitamente a Milano in 10 mila copie e ora anche in alcune città europee come Parigi, Barcellona, Londra, Berlino, Istanbul e ogni numero può essere anche consultato online.
Realtà aumentata e app
Per sperimentare le varie funzionalità della realtà aumentata, tenete d’occhio queste app: Aurasma una delle più datate e rodate, Wikitude, Layar dall’utilizzo semplice e intuitivo, Metaio, Vuforia tutte da provare per poi scegliere la vostra preferita.
[Girl Geek Life] Realtà aumentata: dalla pubblicità all’editoria http://t.co/JSRRqSgVR9
Oggi su @girlgeeklife parliamo di realtà aumentata http://t.co/uxfz2Iaqm2
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Realtà aumentata: dalla pubblicità all’editoria http://t.co/3rqXQoWZ1r #Liquida
Realtà aumentata: dalla pubblicità all’editoria. Si parla anche di NòvaAJ basata sulla tecnologia AR-Code. http://t.co/bM9WwBgwAq
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Realtà aumentata: dalla pubblicità all’editoria: http://t.co/a5FbvYB6tX
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[parlano di noi] Quando si parla di Augmented Reality,
si parla di SPAM. http://t.co/56tot9a3U8
Cos’è la Realtà Aumentata http://t.co/9OuljgYZp6
Realtà aumentata: dalla pubblicità all’editoria: http://t.co/VXAUm1wHOp
Top #augmentedreality story: Realtà aumentata: dalla pubblicità all’editoria http://t.co/nb8HVEFCKS, see more http://t.co/W5ULXXZK5N
http://t.co/sQRJBcDKa9 il mio post sulla realtà aumentata su http://t.co/ruOGKcfIrI
Gentile Manuela, care GeekGirls
Come promesso una riflessione più approfondita sul vostro articolo:
Dando per scontato che il vostro Blog viene letto (e scritto soprattutto) da Persone con un minimo di competenze tecniche non mi aspetto informazioni senza fondamenta solide.
L’ articolo si pone l’ obiettivo di definire l’ AR (Cos’è la Realtà aumentata?) e indicarne i campi di applicazione (vediamo di seguito tutti i campi in qui è già stata utilizzata e i progetti più interessanti).
Segue la definizione:
“Una tecnica che aggiunge elementi virtuali e informazioni multimediali alla realtà normalmente percepita:”
e una premessa:
“Per sfruttare queste caratteristiche è necessario possedere uno smartphone dotato di GPS, magnetometro (bussola) e collegamento internet, PC dotati di webcam o particolari sensori per la vista (occhiali), l’ascolto (auricolari), la manipolazione (guanti), l’olfatto (diffusori).”
Per ciò che riguarda i campi di applicazione leggo:
“Realtà aumentata e pubblicità”
“Realtà aumentata e marketing”
“Realtà aumentata ed editoria”
“Realtà aumentata e app”
in cui si citano applicazioni e come campi:
“musica, manutenzione, ricerca, divertimento, giochi, beni culturali, turismo e editoria”
Chiude l’ articolo dicendo che le “App” sono Aurasma, Wikitude, Layar, Metaio, Vuforia.
Spero di aver riassunto i fatti correttamente e vi espongo la mia visione:
Cos’è la realtà aumentata? – Non è errato ciò che scrive Manuela, ma leggendo la pagina Wikipedia la definizione assume una forma più completa:
“Augmented reality (AR) is a live, copy, view of a physical, real-world environment whose elements are augmented (or supplemented) by computer-generated sensory input such as sound, video, graphics or GPS data. It is related to a more general concept called mediated reality, in which a view of reality is modified (possibly even diminished rather than augmented) by a computer. As a result, the technology functions by enhancing one’s current perception of reality.“
(https://en.wikipedia.org/wiki/Augmented_reality)
“Per realtà aumentata (in inglese augmented reality, abbreviato AR), o realtà mediata dall’elaboratore, si intende l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.”
“Le informazioni “aggiuntive” possono in realtà consistere anche in una diminuzione della quantità di informazioni normalmente percepibili per via sensoriale”
(https://it.wikipedia.org/wiki/Realt%C3%A0_aumentata)
Ritengo però ERRATO parlare di QR- Code, che semplicemente rappresenta un LINK in forma di immagine QR, NON un elemento di realtà aumentata.
Ritengo LIMITATO e di conseguenza errata l’ enfasi sulla funzione con cui si accede a questi contenuti. Come definito si parla di aumentare la percezione sensoriale e ritengo che il più importante degli ausili tecnologici di cui fa uso l’ AR sia l’ OCCHIO digitale – la fotocamera per “vedere” e lo schermo per “proiettare” non la funziona di Geolocalizzazione. Che il dispositivo (smartphone o wearable che sia) abbia o non abbia il GPS è quasi del tutto opzionale dal momento che finora il metodo per inizializzare il contenuto AR più utilizzato è ancora il “Marker”. Ripeto, è l’ enfasi che non mi torna, non l’ informazione in se.
Per quel che riguarda i campi di applicazione rimando (come nei tweet ieri) all’ AWE http://augmentedworldexpo.com/ e il loro canale youtube contenente tutte le presentazioni: http://www.youtube.com/user/AugmentedRealityOrg/videos?view=0&flow=list
Nel 2013 i campi sono stati definiti da loro in questo modo:
-Brand Engagement
-Retail and Commerce
-Urban and Architecture
-Training and Maintenance
-Health and Recreation
-Education
-Military and Government
-Enterprise and Industrial
-Entertainment
-Art and Museums
-Automotive
-Tourism
E vorrei ridefinire le “app per sperimentare la realtà aumentata” elencate con: “AR-Browser”(Layar, Aurasma….) o “SDK per AR” (Qualcomm Vuforia) vale a dire che sono strumenti per SVILUPPARE realtà aumentata piuttosto che applicazioni che USANO la realtà aumentata.
Abbiate pazienza se il mio modo di confrontarmi può risultare saccente, sono lieta di sentire argomenti contrari.
Semplicemente ritengo che proprio in un paese come il nostro, così poco tecnologico e soprattutto poco informato sia importante diffondere nozioni di qualità con fonti verificabili e possibilità di approfondimento.
Annette
@ichpina
PS: Valgono la pena, credetemi (in inglese)
Bruce Sterling (https://it.wikipedia.org/wiki/Bruce_Sterling)
http://www.youtube.com/watch?v=ohatuq8tekk
Steve Feiner (http://www.cs.columbia.edu/~feiner/)
http://www.youtube.com/watch?v=oOjAq_sYou8
Realtà aumentata: dalla pubblicità all’editoria | @girlgeeklife http://t.co/EnabW6Il1L
Realtà aumentata: dalla pubblicità all’editoria http://t.co/mx9X4B4jLa