hashtag - Foto di Maria Elena

Diamo per assodato che sappiate cosa significa hashtag, cos’è e come funziona il simbolo cancelletto, fenomeno contemporaneo della comunicazione sui social. Ma davvero ne fate un uso corretto? In caso di dubbi ecco una piccola guida sull’uso corretto degli hashtag.

hashtag - Foto di Maria Elena

hashtag – Foto di Maria Elena

Etichettare, ovvero scrivere parole, o frasi composte da più parole tutte unite fra loro, precedute dal simbolo # è diventato infatti molto comune, anche al di fuori della piattaforma di nascita degli hashtag: Twitter.

Quello che spesso non è chiaro, tuttavia, è a cosa servono gli hashtag. Nascono così cinguettii composti esclusivamente da hashtag; post su Facebook, foto su Instagram, pin su Pinterest e via discorrendo, conditi di cancelletti di ogni sorta e lunghezza, che sfidano la nostra stessa capacità di lettura. Ma a cosa e a chi serve tutto ciò? Se vuoi evitare che i tuoi sforzi creativi vadano dispersi in inutili hashtag senza futuro e che i tuoi post vengano ignorati, ecco 4 dritte da tenere presenti prima di digitare sul tasto #.

Per un uso responsabile degli hashtag

1. Fissa un obiettivo ben preciso

Che tu scriva per divertimento o per lavoro, ricorda che l’obiettivo di un hashtag è etichettare (da tag = etichetta) un soggetto, un argomento, un evento, e far rientrare i tuoi contributi sui social network in precisi filoni, per partecipare a una conversazione su quel tema.

L’hashtag aiuta a rintracciare, filtrare, aggregare e monitorare ciò che viene scritto relativamente a un tema; contrassegnare un contenuto social con un hashtag aiuta chi legge a catalogare il tuo intervento e a ricercare altre informazioni sullo stesso argomento.

2. Usa hashtag ufficiali

Usare correttamente gli hashtag accresce la probabilità di essere seguiti, ritwittati, ricevere menzioni e condivisioni; quindi di aumentare la propria autorevolezza nell’ambito di interesse. Anche se si tratta semplicemente dell’hashtag di un programma televisivo o radiofonico, o di un gruppo musicale o di un personaggio di cui sei fan, posta commenti accompagnati da hashtag ufficiali, che godono di ampio seguito: questo amplificherà la tua visibilità.

3. Inizia con una ricerca

Frena la tua creatività e resisti alla tentazione di inventare hashtag a raffica; come consigliano su Key4biz, gli hashtag non si creano, si seguono. Proporre un hashtag che sia virale non è impresa semplice! Si può fare, certo, ma senza pretendere che questo si imponga sui social, magari costringendo gli amici a usarlo o inserendolo a sproposito!

Perché dare vita a filoni tematici desolati se ne esistono già di ben avviati nei quali inserirsi? Un uso efficace del # si ottiene piuttosto da un’attenta ricerca attraverso appositi tool, come Hashtagify e Tweetreach, che suggeriscono le parole chiave corrette da associare in modo pertinente ai contenuti. I tuoi post guadagneranno rilevanza all’interno delle conversazioni a cui ti interessa partecipare.

4. Crea hashtag univoci, memorabili

Se invece sei a capo di un’iniziativa, responsabile di una campagna di Social Media Marketing, o il promotore di un evento, allora è proprio il caso che tu dia vita a un hashtag nuovo di zecca! Fa in modo che il tuo hashtag sia univoco, memorabile, chiaro e breve, come consiglia Wired.

Per decidere le parole da usare, prova a metterti nella mente del tuo pubblico: con quali termini o frasi cercherebbe il tuo evento/argomento? Ricorda: anche gli hashtag funzionano come keywords. Più sono comuni più saranno virali. In bocca al cancelletto!

Vi lasciamo con un chiaro esempio di cosa non fare.

hashtag twitter visti dal messaggero