Scriviamo decine (o centinaia, o migliaia) di email ogni giorno, ma siamo sicure di scrivere il soggetto giusto?

Email hell

Ecco tre consigli:

  1. Pensa alla persona alla quale stai scrivendo, ma soprattutto pensa a cosa le stai scrivendo e riassumilo in 3-4 parole: ecco il soggetto della tua email.
  2. Sii specifica: se stai scrivendo un’email che riguarda un determinato progetto, scrivilo nel subject, tipo GirlGeekLife: Calendario gennaio 2014 o Casa: fattura febbraio 2014. Più sei specifica, più semplice sarà per te o per il destinatario ritrovare l’email o filtrarla secondo l’azione da compiere.
  3. Ciao” non è un soggetto per un’email. E nemmeno “Come stai?”. Sì, anche noi alle volte lo usiamo, ma dall’esperienza abbiamo imparato che poi la conversazione galoppa in altre galassie e non ritroviamo quella cruciale informazione che stiamo cercando e che era nella mail con il soggetto “Ciao”. E se la conversazione verte, a un certo punto, su altri soggetti magari più importanti, cambia l’oggetto originale della mail (sì, si può!).

Bonus:

Elimina la formattazione precedente: se stai inoltrando un’email, a meno che la cosa non debba essere lampante, togli il Fwd dal soggetto. Edita sempre il soggetto di un’email che inoltri o che mandi e rimandi a tanti indirizzi (e metti TUTTI gli indirizzi in CCN e non in chiaro!).

Nota

Non stiamo parlando in questo post del soggetto delle newsletter, che meritano un capitolo (o un libro) a parte. Ci riferiamo a tutte le mail che spediamo a conoscenti, amici, colleghi, ma anche a tutte quelle mail camuffate da mail personali che in realtà non sono altro che copia incolla ma al tempo stesso non sono email richieste (come dovrebbero invece essere le newsletter).