Questa settimana abbiamo selezionato da Tech Economy la notizia della pubblicazione da parte di E-Lex del primo “Report annuale sullo stato del diritto e della politica dell’innovazione in Italia”. Nelle 40 pagine scaricabili gratuitamente in ebook si leggono tutti i ritardi, i rinvii e le promesse non mantenute circa l’attuazione dell’agenda digitale in Italia.

Foto di higlu, Flickr

Foto di higlu, Flickr

Nel 2013 “poteva andare peggio ma è andata male” sintetizza in una battuta Ernesto Belisario, riferendosi ad un anno che “ha rappresentato tutti insieme i cronici talloni di Achille del nostro Paese, ovvero la scarsa competenza nelle materie legate all’innovazione, come pure l’incapacità della classe dirigente di attivare concretamente riforme già scritte”.

Nel documento i professionisti di E-Lex raccontano, approfondiscono e commentano frammenti delle più recenti vicende che hanno interessato il mondo del diritto delle nuove tecnologie e della proprietà intellettuale nel 2013. Ad esempio gli episodi, che hanno fatto discutere esperti e opinione pubblica, legati al fallimento dell’agenda digitale, passando per la webtax e le vicende SIAE, fino ad arrivare alla recente approvazione del Regolamento AgCom sul diritto d’autore online.

Ma il Report evidenzia, seppur con senso critico, anche i piccoli passi avanti che sono stati fatti, primo tra tutti la creazione dell’Unità di Missione della Presidenza del Consiglio per l’attuazione dell’agenda digitale. “Piccoli cambi di rotta che non producono effetti immediati ma sono segnali importanti per il futuro” precisa Belisario.

Chissà che dagli errori commessi non si possa imparare e che i piccoli segnali non si possano amplificare nel 2014. E soprattutto chissà se sarà chiaro che, come riportato nelle conclusioni “La politica dell’innovazione in Italia ha bisogno di una regia forte, competente e ed indipendente, attenta – oggi più che mai – alle esigenze delle imprese ed all’ascolto degli stakeholders”.