
Chi c’è dietro a una comunità open source? Dallo scorso Ottobre la comunità di Ubuntu-it organizza hangout live per mostrare a tutti che cosa si fa al suo interno.

Foto di Ubuntu Party
Sarà la crisi, sarà un ritrovato senso dell’importanza e del piacere di condividere, ma pare che nell’ultimo anno l’uso di software libero abbia conosciuto una diffusione notevole. Il fatto che i suoi sorgenti siano a disposizione di tutti apre alla possibilità di studiare come il programma si comporta e di adattarlo alle proprie necessità.
Da qualche anno ormai mi dedico alla promozione della filosofia open source e lo faccio principalmente all’interno della comunità di Ubuntu-it, una tra le distribuzioni Linux più conosciute.
Quando si parla di open source infatti si finisce spesso a parlare di “comunità”, che a volte suona quasi come una cosa un po’ hippie, che nessuno sa bene in cosa consista davvero.
Ma chi c’è dietro a una comunità open source? Un gruppo di persone che condividono un’idea, l’idea che un software aperto, frutto della collaborazione di tanti modi di pensare differenti e flessibile, è migliore di un prodotto commerciale, costruito con lo scopo di generare un guadagno.
Lavorare a progetti come questo significa trovarsi a contatto con centinaia di altre persone, sparse un po’ in tutto il mondo, che (nella maggior parte dei casi) dedica a questi progetti una parte del proprio tempo libero. Ma siccome il nocciolo della questione è condividere, non si lavora ciascuno nel proprio angolino: si collabora con gli altri.
E così ci si trova in canali di chat o hangout per discutere di progetti e nuove idee. Una comunità è sempre aperta a nuove collaborazioni, e pronta ad offrire aiuto agli utenti finali, per esempio attraverso un forum, strumento tutto sommato un po’ retrò, dove chi ha bisogno chiede consigli e chi sa li offre.
Le comunità più grandi di solito si occupano di attività tra le più disparate. Perché non è necessario saper programmare per dare il proprio contributo: l’importante è solo condividere la stessa passione. Ci saranno così gruppo di sviluppo, ma anche gruppi che si dedicano alla promozione, o alla creazione e gestione del sito web, o a offrire supporto agli utenti.
Dallo scorso Ottobre la comunità italiana di Ubuntu organizza hangout live per mostrare a tutti che cosa si fa al suo interno. La scelta di usare hangout live e non chat o altri sistemi di divulgazione ha lo scopo di mostrare i volti di chi c’è dietro la comunità. Spesso capita che ci contattino persone appassionate di open source che vorrebbero contribuire ma non sanno da che parte cominciare. Attraverso questa serie di hangout vogliamo mostrare una per una le diverse attività di Ubuntu-it, dando la possibilità a ciascuno di capire in che cosa potrebbe rendersi utile.
L’agenda dei meeting è disponibile sul wiki di Ubuntu-it. Si è vero, molte puntate sono già state fatte, ma le potrete sempre rivedere!
E se vi abbiamo convinti e vorreste collaborare con noi, non vi resta che iniziare!
Open source e collaborazione: la comunità di Ubuntu-it si presenta http://t.co/wNeNtJTJLs
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Nella comunità di #ubuntu si mette la faccia. Con gli #hangout e non solo. Avanti tutta con il #softwarelibero! http://t.co/r3uqqeJ4xz
@SilviaBindelli mi sa che dovresti correggere il tuo profilo “Silvia è un ingegnere informatico” manca l’apostrofo 😀
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