ElfYourself

Vi ricordate Luther e Nora che nel romanzo di Grisham pianificano per mesi una perfetta fuga dal Natale per rifugiarsi in un’isola caraibica? Se la risposta è sì, allora saprete anche come va a finire tra mega pupazzi gonfiabili da issare sul tetto, parenti che invadono la casa addobbata all’ultimo minuto, crostini di salmone e luci colorate rispolverate al volo in cantina.

Se anche voi il giorno di Natale vorreste dematerializzarvi per riapparire magari più belli il 27 dicembre ecco 10 consigli per estraniarvi da tutto al grido di battaglia “Mi teletrasporti a bordo Sulu”

  1. La telefonata urgente. Impostando la giusta condizione con IFTTT per i possessori di iPhone o Atooma per gli androidiani è possibile far squillare il telefono tutte le volte che per esempio entriamo in una determinata area geografica o  ci inviamo una mail. Per la serie “Scusate devo rispondere che ci lavoro io con il telefono…”
  2. Musica a palla in cuffia. Spotify può salvare le giornate. Anche le più grigie. E a maggior ragione può salvarci da gridolini di gioia, baci e abbracci natalizi. Da poco tempo (forse non casualmente) è disponibile anche su smartphone.
  3. Trasformare i bambini in scienziati. Se i bimbi ospiti sono appassionati di scienza, il modo per “silenziarli” forse lo avete trovato: questa app Toca Lab consente di creare esperimenti scientifici in modo molto semplice. E se l’esperimento riesce vuol dire che siete in parte salvi!
  4. Scusate ho una partita importante da giocare. Chi non ha ricevuto un invito a giocare a Candy Crush in questo 2013? Se avete sempre rifiutato perché non avete tempo, ecco, il giorno di Natale sapete che questa cosa può isolarvi per un po’ e farvi fare una scorpacciata di caramelle virtuali piuttosto che di panettoni. Se è stata l’app più scaricata del 2013, un motivo ci sarà, no?
  5. Un’app per parcheggiare i bambini. Con Little Pier e le Storie ritrovate, ideata dal cantautore e produttore Pier Cortese, gli gnomi hanno la possibilità di ascoltare e guardare storie inedite animate e cantate che vanno da sorridenti storie d’amore come Il pesce spada e Il pesce martello, ai racconti a tema ambientalista (L’Ospedale dei pesci), fino alle avventure sui compiti con Pitagora.
  6. Leggere per non morire (di noia). Se vi state appisolando nel post pranzo tra un racconto di un parente e una partita a tombola, sfoderate lo smartphone e leggete con Zite le notizie che preferite, quelle che arrivano da fonti diverse ma che attraggono sempre la vostra attenzione. Sembra poco geek ma anche un libro va benissimo.
  7. Caccia al tesoro (fuori ovviamente e in posti lontani da casa). Volete impegnare tutti tranne voi in una splendida caccia al tesoro che vi farà fare un figurone? Organizzate una bella tech caccia al tesoro ricorrendo al geocaching di cui vi avevamo parlato addirittura cinque anni fa. Vi godrete bei momenti di solitudine mentre gli altri si divertono un mondo.
  8. Ipnotizzare i bimbi piccoli. Soprattutto se in casa ci sono piccoli folletti sotto i 5 anni, non basta certo una semplice app per “arginare” l’entusiasmo di Natale. Ci vuole proprio una scatola magica come questa di Sago Mini Sound Box oppure una fantastica avventura sottomarina con Sago Mini Ocean Swimmer.
  9. Vedere tutti come elfi. Tutti riuniti intorno al focolare, tra l’albero e il presepe e magari il vestitino rosso. E allora perché non girare un bel video trasformando i nostri cari “parenti serpenti” in elfi? Con l’app ElfYourself tutto questo è molto semplice. E quanto meno ci fa vedere il Natale con occhi diversi.
  10. Babbo Natale esiste e io ne ho le prove. Per evitare il solito tormentone sull’esistenza di Babbo Natale, preparatevi a dribblare le domande con un’app che prepara un video-prova dell’esistenza del panciuto barbone che porta regali. L’app Kringl è gratuita e vi risparmierà la sveglia alle 4 del mattino per simulare scorpacciate di biscotti consumati davanti al camino.

E dopo il cinismo Lutheriano di questo post, non potevano mancare invece i nostri auguri per un sereno Natale. E il modo migliore per farlo è attraverso le parole di Taylor Caldwell:
Il vero messaggio del Natale è che noi tutti non siamo mai soli