
Ecco alcune indicazioni di uso di uno dei sistemi di email marketing più semplici e intuitivi: MailChimp.
Più vivo che mai l’email marketing è un punto fondamentale della strategia di un’azienda. Abituare i propri clienti a un contatto costante “di valore” è certamente un modo per tenere sempre aperta la possibilità di dialogo e per dare ai propri clienti la cura e l’attenzione che sanno di meritare. In base ad uno studio di ExactTarget il 77% dei consumatori preferisce ricevere comunicazioni via email attraverso il marketing basato sul “permesso” (permission-based marketing)”
L’e-mail quindi non è solo viva ma è il primo canale diretto per gli utenti in termini di uso quotidiano e di preferenza del consumatore per le comunicazioni personali e di marketing. Grazie all’oramai diffuso utilizzo di smratphone e tablet è sempre più crescente il numero di persone che accedono alla propria casella email attraverso il proprio dispositivo mobile.
La posta elettronica resta meno utilizzata come canale di comunicazione “personale” è infatti diminuita del 21% dal 2008 al 2012 , mentre la preferenza degli utenti per i messaggi di testo e social media è cresciuta del 20% e 10 % , rispettivamente .
Questo cambiamento sarebbe preoccupante per i marketers se non fosse per il fatto che la preferenza dei consumatori a ricevere marketing permission-based attraverso la posta elettronica è di fatto aumentata del 5% dal 2008.
Il 94% dei consumatori intervistati nello studio sopra citato, preferisce che le comunicazioni di marketing li raggiungano attraverso la posta elettronica, unica eccezione per i messaggi non desiderati che provengono da un mittente sconosciuto (cioè SPAM ) . In breve, se siete alla ricerca di una base solida per le vostre comunicazioni di marketing diretto l’email resta oggi lo strumento che ha una maggiore diffusione capillare ed un minore impatto in termini di “intrusione” .
Oggi vogliamo dare alcune indicazioni di uso di uno dei sistemi di email marketing che riteniamo più interessanti sia per l’approccio molto intuitivo che per la completezza di informazioni e features già nell’account free: MailChimp .
È importante precisare che stiamo parlando di una società che si occupa di email marketing dal 2001 e che pertanto ha una forte esperienza che traspare soprattutto nel loro sistema di analytics che vedremo meglio tra poche righe, stiamo quindi parlando di un servizio professionale con piani di abbonamento differenziati che partono, come detto, da una base di gratuità che ha una interessante completezza.
Selezionato il piano di abbonamento preferito ed effettuata la registrazione, si accede ad un pannello di controllo molto semplice ed intuitivo dove è possibile gestire campagne e liste di email.
Creare le liste: non si tratta di una mera importazione dei dati!
Prima di tutto occorre creare la base a cui inviare i nostri messaggi, occorre quindi importare in una o più liste i nostri contatti email. A tal proposito vi consiglio di differenziare non soltanto gli invii ma anche le liste creandone di apposite per appartenenza geografica o interessi o per quanto altro riteniate opportuno per la vostra attività di email marketing. Se sono un’azienda che si occupa di servizi consumer e corporate è ovvio che debba separare le comunicazioni rivolte agli uni o agli altri e pertanto dividere i contatti in due differenti liste, oppure se ho clienti in Europa e negli Stati Uniti è bene creare liste differenziate in base al fuso orario della zona di appartenenza, una mail ricevuta alle tre di notte probabilmente non avrà le stesso opportunità di una ricevuta nell’arco della giornata.
L’aggiornamento e la “pulizia” delle liste dei contatti rappresenta una delle “best practice” da inserire nei todo settimanali.
Aumentare le possibilità: generare il form di iscrizione
Il secondo step è rivolto ad implementare le possibilità di raggiungere i nostri prospect dotando il proprio sito di uno strumento apparentemente scontato e certamente essenziale: il form di registrazione. Se non si è programmatori o non si ha un programmatore di fiducia, la cosa più semplice da fare è creare un form attraverso il semplice generatore di form integrato: pochi click ed il gioco è fatto! Da notare la possibilità di creare un form in altre lingue, la personalizzazione dei campi e la possibilità di inserire un form di iscrizione all’interno della propria pagina Facebook.
Creare il proprio messaggio: il contenuto sarà la leva per una solida e duratura “liaison”
L’aspetto della nostra comunicazione è importante, il contenuto nella sua totalità sarà la nostra chiave di successo.
Partiamo dalla sostanza, facciamo un passo indietro: i contenuti di valore che offriremo gratuitamente al nostro pubblico sul nostro sito sono il miglior modo per assicurarci che i visitatori si convertano in iscritti, bisogna quindi offrire agli utenti esattamente quello che i nostri potenziali clienti stanno cercando. A questo proposito si dovrebbe aprire una parentesi sull’importanza di una corretta analisi dei dati di monitoraggio del nostro sito per l’impostazione di una strategia di digital marketing di successo, non è necessariamente offrendo promozioni o sconti che si attirano gli utenti, non sempre e non in tutti i casi.
La proposta di contenuti di valore varia a seconda delle esigenze del pubblico, per un’azienda il cui target che formato da tecnici di un settore specifico il contenuto di valore potrebbero essere dei tutorial sulla risoluzione di problematiche tecniche o sull’utilizzo di software specifici. Questo ha valenza sia per i contenuti proposti nel nostro sito internet che per quelli veicolati ad un pubblico selezionato via email o anche per quelli inviati tramite newsletter.
Una volta chiarite le idee sul tipo di contenuto che vogliamo inviare ai nostri iscritti, ci troviamo davanti alla scelta della tipologia di campagna che voglia intraprendere: una mail in formato html con la possibilità di lettura anche in plain text (consigliata nella maggior parte dei casi), una mail di solo testo oppure una mail che segua gli rss del nostro sito o che differenzi l’invio segmentando una lista contatti in base al contenuto.
Determinata la tipologia di campagna e definita la lista a cui inviare il nostro messaggio, si arriva ad uno step da non sottovalutare: l’oggetto del nostro messaggio. Fortunatamente MailChimp ci guida attraverso il complesso mondo dello spam effettuando dei testi sulla base di parametri standard che ci aiuteranno nella scelta dell’oggetto e nella ottimizzazione dei contenuti del nostro messaggio al fine di evitare di finire nell’incubo peggiore di una newsletter: l’etichetta SPAM. Le email inviate vengono lette con i maggiori client mail senza riscontrare nessun tipo di problema, i server di invio sono sicuri e non vengono riconosciuti come Spam.
Tra le altre opzioni di questa sezione vi segnalo la possibilità di tracciare la nostra email attraverso Google Analytics, cosa buona e giusta in un’ottica di strategia digitale, e la possibilità di collegare la nostra comunicazione ai social network, cosa da evitare se si tratta di una comunicazione rivolta ai soli clienti ma vivamente consigliata in caso di newsletter (attenzione però a compilare bene tutti i campi altrimenti si rischia di pubblicare sui social network un post contenente il vostro indirizzo email e nessuna indicazione di sorta! 😉 )
Veniamo adesso all’aspetto della nostra mail, MailChimp ci propone moltissimi templates gratuiti tra cui scegliere e in cui inserire poi il nostro logo e le nostre forme di personalizzazione, oltre a darci anche la possibilità di caricare un template appositamente realizzato dal nostro grafico di fiducia. I template cosidetti “Drag & Drop Editor“ sono senza dubbio quelli che ci fanno risparmiare più tempo e hanno una forte immediatezza anche per chi non è avvezzo all’uso di linguaggi html, CSS. Il template in questa modalità è composto da una serie di box ciascuno con una propria posizione e funzione all’interno della nostra email, nei quali inserire il contenuto desiderato editandoli attraverso il menu laterale e spostandoli opportunamente a seconda delle esigenze di comunicazione semplicemente trascinandoli nel punto desiderato.
Gli analytics: il punto di forza indispensabile
L’utilizzo di differenti “oggetti” della mail può aumentare esponenzialmente il tasso di apertura delle vostre comunicazioni, stessa cosa accade per l’uso di link o di box specifici. In poche parole il vostro tasso di apertura (open rate) determina il successo della vostra campagna e il “click through rate” determinerà il vostro volume di vendite, più facile a dirsi che a farsi.
Tuttavia conoscere i numeri è di vitale importanza e MailChimp è estremamente forte in questo settore. MailChimp offre report molto dettagliati su dati fondamentali quali:
- i tassi di apertura
- click through rate ( CTR )
- i tassi di apertura per Località ( dove si trovano i nostri abbonati )
- relazioni di attività specifiche ( chi ha cliccato dove e quando, chi ha un account che ha generato un bounce (rimbalzo, l’email è tornata indietro), ecc )
- click through rate su mappe … (vedere quale link hanno cliccato maggiormente i propri iscritti )
- eCommerce 360 … ( monitorare ld vendite dal click all’acquisto in una campagna)
- Analytics 360 … ( impostazione di obbiettivi e raggiungimento degli stessi, progressi e ottimizzazioni possibili)
Una moltitudine di dati a disposizione che permetterà di migliorare i risultati attraverso lo studio dei “comportamenti” dei propri interlocutori.
Perché MailChimp?
MailChimp è Gratis e soprattutto nella versione gratuita offre già 2.000 inscritti con un massimo di 12.000 email al mese (una quantità molto alta per tutte le piccole imprese e per i singoli gestori di siti web).
Per la facilità di realizzazione delle mail in html ed il pannello di controllo intuitivo sul quale monitorare e modificare costantemente tutte le liste e le campagne.
Per la personalizzazione dei messaggi: con semplici “token” è possibile personalizzare la mail per ogni persona togliendo quell’effetto di messaggio sterile che si crea con il Copia Nascosta e arrivando a chiamare per nome ogni abbonato, questo ma non solo è uno dei motivi per cui le nostre email non finiranno nei filtri anti-spam.
Perché gli “help”sono frequenti e chiarificativi ma se non bastasse…
Cosa succede se perdiamo il filo o se vogliamo comprendere la meglio l’uso di questo strumento?
Il sito è in inglese ma non si fa fatica a comprendere la gestione e l’uso degli strumenti perché, come abbiamo detto, risultano immediati, è possibile inoltre accedere a una serie di documenti in ebook per approfondire il mondo delle Newsletter, anche questi sono in lingua inglese e, trattandosi di libri, probabilmente qui la difficoltà di comprensione è maggiore. Per quanto riguarda l’italiano abbiamo già parlato del libro di Alessandra Farabegoli, inoltre in rete si trovano post di approfondimento o tutorial.
Non vi resta che seguire subito la Scimmia o abbonarvi alla newsletter di Girl Geek Life per ricevere mensilmente un esempio di com’è possibile utilizzare questo strumento. In caso di dubbi potrete sempre provare a chiedere a me, se posso rispondo volentieri e se non posso io sicuramente ho un collega che può farlo 😉
Ciao Beatrice, pensando di fare una cosa gradita, vorrei segnalare una valida alternativa a Mailchimp che si chiama SendinBlue: una piattaforma tradotta in italiano, semplice e potente per gestire con facilità campagne marketing, email transazionali ed SMS.
SendinBlue nella versione free consente di inviare 9.000 email al mese (300 al giorno) ed in più dispone anche del l’autorisponditore automatico – maggiori dettagli su: http://www.alfonsostriano.it/lalternativa-a-mailchimp-si-chiama-sendinblue/
Ciao, ho appena iniziato ad utilizzare mailchimp per il mio blog, lo trovò estremamente intuitivo e gradevole da usare, ma essendo alle prime armi ancora non so interpretare con chiarezza i dati dei reports. Mi chiedevo una cosa… Ho importato la lista dalla vecchia nl, se dovessi continuare a notare che la aprono in pochi rispetto a quanti la ricevono (ieri è partita la mia prima nl ed a meno di 24h ha un open rate del 18.9% ed un click rate del 3.9% su 1624 iscritti) posso sfoltirla un po’ eliminando qualche mail inattiva? Grazie in anticipo per la tua risposta ☺️