Tabbid cerca e offre lavoretti

Il lavoretto è per definizione quella cosa che rimandi da una vita perché non hai tempo e che commissioneresti volentieri a qualcuno che possa farla per te. Ed è sul dove trovare il qualcuno che subentra Tabbid, il social network dei lavoretti ideato e realizzato da Laura Volpi e Alessandro Notarbartolo, che lo hanno messo on line lo scorso maggio.

Una volta che su Tabbid ci si è registrati, anche utilizzando Facebook, si può pubblicare un bisogno e aspettare che qualche “Tabbiders” di fiducia si faccia avanti. Il “casting” per la scelta della persona più adatta a svolgere il lavoro è favorito o sfavorito dal giudizio che altri lasciano sull’operato del candidato. Il pagamento del lavoretto avviene a prestazione completata in maniera elettronica. Abbiamo intervistato Laura per farci raccontare la nascita di questa SocialCreatura, donna per metà.

Quanti gli utenti Tabbid?
Ad oggi Tabbid conta più di 4 mila utenti registrati ed un traffico giornaliero di 300 visitatori unici.

Più uomini o donne?
La nostra community al momento è promiscua, sia a livello di genere che di fascia d’età. Tabbid è la giusta soluzione anticrisi per tutti coloro che sanno fare dei lavoretti e per chi ha necessità di delegare gli impegni quotidiani.

Gli ideatori di Tabbid

Gli ideatori di Tabbid

Quali i “lavoretti” maggiormente richiesti che trovano la giusta offerta?
I “lavoretti” piu’ gettonati attualmente sono quelli da svolgere direttamente a casa propria, come i lavori online per attività sui social network, piuttosto che per test di sistema su varie piattaforme fino ad arrivare alla lavorazione di alcuni files. Già da qualche giorno stiamo vedendo che la domanda si sta spostando verso i lavori manuali come i lavori di giardinaggio, trasporti e di riparazione elettrodomestici.

Quale la città dove è più facile trovare persone con cui scambiare lavori?
Sicuramente Milano è la nostra piazza, quella dove riusciamo ad essere più presenti ma contiamo di espandere la nostra presenza capillarmente su tutto il territorio nazionale.

Come si è evoluta nel tempo l’idea di Tabbid e quali le prospettive future?
Tabbid.com è nato rapidamente da un’idea mia e di Alessandro che ci siamo trovati fin da subito in sintonia. Volevamo realizzare un qualcosa che potesse portare valore aggiunto e beneficio a livello globale, che rispondesse ad un’esigenza in primis nostra (avere piu’ tempo libero e anche, perché no, arrotondare) e poi una richiesta di mercato, il tutto con un risvolto “digital”. Prospettive future? Al momento siamo impegnati con il rilascio di alcune nuove funzionalità relative al servizio e al lancio a livello nazionale ma ci piace sognare in grande. Crediamo molto nel programma Tabbid-PRO che permette di certificare i nostri Tabbider e renderli piu’ competitivi all’interno del nostro mercato. Siamo sicuri che l’affidabilità e la professionalità siano la base per avere successo.

Adesso questa start up è solo un passatempo mi dicevi. Cosa manca a Tabbid per essere un lavoro per te e Alessandro?
Esatto, al momento Tabbid è un hobby. La piattaforma è fruibile a chiunque in modo gratuito e crediamo sia il modo migliore per poter startuppare un’idea e per andare incontro alle esigenze di chi ci sta attorno. Stiamo comunque delineando le basi per strutturare al meglio il nostro progetto.

Quali gli ostacoli maggiori?
Sicuramente la burocrazia. Costituire una società in Italia non è semplice e non è facile mantenerla nel tempo.

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