
Proseguiamo la panoramica sui software di game development con questa seconda puntata dedicata a chi vuole mettersi alla prova e realizzare un videogioco. Se i primi sei tool erano orientati a chi non aveva esperienza, i seguenti richiedono invece una maggiore competenza tecnica. Ma anche in questo caso ce n’è per tutti i gusti.
PuzzleScript
Iniziamo con PuzzleScript, un editor online gratuito che permette di realizzare in modo semplice puzzle game e rompicapi. Il risultato è un gioco in Html 5, fruibile quindi da tutti i browser.

Un esempio dal sito di PuzzleScript
La guida all’uso spiega la grammatica del linguaggio di scripting, mentre nell’editor è possibile consultare il codice sorgente di giochi realizzati da diversi game developer.
Sviluppato da Stephen Lavelle, prolifico autore e grande appassionato del genere, PuzzleScript ha raccolto molti consensi da parte di tutta la comunità indipendente.
Da provare:
Game Maker Studio
Si tratta di un vero e proprio studio per la creazione di giochi, con un’interfaccia visuale e un linguaggio di scripting proprietario (GML). GameMaker Studio offre un pacchetto di servizi gratuiti che esporta per Windows e Mac, ma anche soluzioni più complesse a pagamento a partire da 49 dollari.
GameMaker Studio è amato da molti sviluppatori indipendenti che lo hanno utilizzato per realizzare il primo prototipo di giochi divenuti poi commerciali come Super Crate Box e Spelunky.
Da provare:
Flixel
A differenza degli altri tool, Flixel non è un software ma una libreria gratuita e open source per Actionscript 3. Per realizzare un gioco è necessario avere familiarità con la programmazione in quanto tutto il processo creativo avviene esclusivamente via linee di codice, sebbene la libreria snellisca la programmazione offrendo pezzi di codice già pronti per essere richiamati all’occorrenza. Creato da Adam Saltsman, creatore del celebre running game Canabalt.

Un’illustrazione dal sito di Flixel
Da provare:
Processing
È un linguaggio per la prototipazione rapida basato su Java utilizzato dagli artisti digitali per visualizzare immagini in movimento. Viene anche utilizzato per realizzare giochi soprattutto se connessi con open hardware, sensori e microcontroller come Arduino.
Processing è un ottimo strumento per prototipare giochi o installazioni che utilizzano Kinect e soprattutto è alla portata di chi vuole iniziare a mettere le mani nel codice senza avere grande esperienza, come dimostrano i molti tutorial online che ti permettono anche di realizzare il primo gioco in soli dieci minuti.
Da provare:
Unity
È un motore grafico 3d (ma a breve verranno anche introdotte funzioni per il 2d) per fare giochi che richiede delle doti di programmazione (JavaScript o C#).
Dopo una partenza silenziosa, Unity è oggi il motore più usato tra i team di sviluppo di piccole e medie dimensioni. Tra i principali motivi di questo successo c’è la versatilità del software che permette di esportare il gioco per tutte le piattaforme: browser, pc (Windows, Mac, Linux), console (Xbox 360, PlayStation e Wii U) e smartphone (iOS e Android). Unity ha una versione gratuita e diverse licenze a pagamento per console e smartphone.
Un altro punto a favore di Unity è la community: grazie all’Asset Store è possibile comprare plug-in, modelli 3d, animazioni, effetti visivi o audio creati e messi a disposizione da developer.
Da provare:
Unreal Engine
Nato come motore del gioco Unreal nel 1998, è stato poi dato in licenza a importanti team di sviluppo, in particolare a quelli orientati alla realizzazione di first person shooter. Oggi Unreal Engine è anche disponibile gratuitamente per fini educativi e non commerciali o per produzioni piccole. Come Unity, è un motore complesso ma potente: il codice è C++, con editor visuale per la parte di composizione di scena.
Da provare:
Io usavo il Basic tanto tempo fa per i giochi, adesso è tutto molto più complicato.
In realtà è solo diverso 🙂 Alcuni software semplificano molto la produzione di un gioco, sempre che si parli di progetti piccoli e indipendenti. Ci sono tanti team di sviluppo che realizzano giochi di qualità – il cui valore viene riconosciuto anche da mercato e critica – che sono composti anche solo da una o due persone. Non è facile, ma si può fare! :))
Quando il gioco si fa duro: 6 tool per game developer – Girl Geek Life http://t.co/duwzctUsPU