Donna al computer
Donna al computer

Foto di Ron Wiecki

Sullo schermo una pagina bianca o nella migliore delle ipotesi un template di Europass, di fianco alla tastiera una tazza di tè, un pezzo di carta con scarabocchiate quattro date in cui abbiamo frequentato qualche corso e ci siamo diplomati  (la data della laurea é fresca ed é difficile dimenticarsela), e la sensazione di doversi mettere a nudo e contemporaneamente (re)inventarsi. All’inizio è facile: nome, cognome, data di nascita, titolo di studio, precedenti esperienze lavorative; ma una volta superata la prima pagina iniziano a sorgere dubbi e difficoltà e si rischia di incappare nel tipico blocco dello scrittore.

Scrivere un buon cv è da considerarsi il primo passo per tentare di competere con le centinaia di candidature che ogni giorno arrivano sulle scrivanie, anzi, nelle caselle e-mail delle aziende. I nostri curriculum non passano più per gli ormai rari centri per l’impiego sparsi per l’Italia, ma la ricerca del lavoro si è lentamente spostata sulla rete, e alla difficoltà di scrivere un buon cv, si aggiungono le specifiche esigenze della comunicazione online: capacità di sintesi, immediatezza e chiarezza delle informazioni.

Come scrivere quindi un buon cv online? Queste le nostre 5 regole d’oro:

  1. Un cv online deve essere breve. Nel curriculum escludete le centinaia di lavoretti che avete fatto durante l’università e o i tantissimi “attestati di frequenza” che avete collezionato negli anni. Riducete all’osso il numero delle vostre esperienze formative e privilegiate contatti e indirizzi dei vostri precedenti datori di lavoro. Una buona referenza conta più di un anonimo elenco di nomi e date!
  2. Scrivete un CV mirato. Tre pagine di dettagliate e tediose descrizioni dei vostri corsi di lingua, dall’asilo alla laurea, comprensivi di livelli e moduli intermedi annoieranno il selezionatore, che nella migliore delle ipotesi salterà all’ultima voce; quello che interessa é la vostra competenza attuale e se siete in grado di svolgere il lavoro per cui vi state candidando.
  3. Una buona pubblicità deve portare l’attenzione sul prodotto, cioè voi, e renderlo appetibile, convincente e giustificarne l’acquisto in quanto differente da prodotti analoghi. Allo stesso modo se per spiegare le vostre competenze utilizzate solamente definizioni standard e vaghe, del tipo “competenze approfondite nella gestione delle esigenze informatiche comuni agli ambienti produttivi odierni” sarete molto meno appetibili di chi semplicemente scriverà di conoscere in maniera approfondita un linguaggio di programmazione, anche poco diffuso, o di avere un’esperienza dell’applicazione delle proprie competenze in un campo specifico.
  4. Attenzione al mercato del lavoro. Valutate quali sono le effettive richieste di mercato, spulciate tutte le offerte di lavoro possibili, e forse scoprirete che state cercando di vendere il proverbiale ghiaccio agli eschimesi, e per quanto il vostro sia ghiaccio di ottima qualità difficilmente troverà un acquirente. Se siete alla ricerca di un “lavoretto”, magari part-time e con orari flessibili da conciliare a studi o famiglia, pubblicate il vostro cv in un sito come questo; se invece cercate un lavoro di responsabilità, che riconosca la vostra formazione universitaria e che sia ben retribuito, avrà più senso visitare siti come questo.
  5. Niente esagerazioni. Le mamme hanno spesso ragione, ed è auspicabile che nell’età della ragione sia giunto il momento di ascoltare i consigli che ci propinavano da adolescenti: un po’ di buon senso e di equilibrio sono necessari nella compilazione di un curriculum, dobbiamo apparire intraprendenti e sicuri, ma senza arroganza o aggressività, mostrarci consci delle nostre competenze e abilità ma senza ostentazione o esibizionismo.

Ora non vi resta che accendere il computer, liberare la mente e non scordare i nostri consigli! Buona fortuna!