

3D printer – Foto di Maria Keays
Parlare di stampa 3D come ci fa sentire? Estremamente GEEK, elitariamente “IN THE FUTURE” oppure NERD da garage. In qualunque modo ci faccia sentire l’idea di poter stampare in tre dimensioni, sappiate che esiste già un mondo florido e vastissimo di persone che sta investendo in questo nuova forma di tecnologia e arte.
E’ sufficiente navigare in rete tramite i maggiori siti di ricerca per trovare una moltitudine di soluzioni, più o meno fai da te, che ci permettono a prezzi abbastanza accessibili di stamparci a casa i nostri oggetti.
Una parte divertente è sicuramente quella che si possono stampare dalle cover del nostro cellulare al pezzo di ricambio della lavatrice (sai proprio quel pezzetto lì che sarebbe impossibile trovare se non comprandoti una lavatrice nuova… presente?).
Oppure si può creare! Un pizzico di fantasia (o pazzia), unito alla tecnologia di modellazione 3D, fanno sì che la nostra stampante 3D dia una forma al nostro immaginario. Tutto questo è possibile passando semplicemente alla nostra stampante un disegno del nostro progetto e lasciando che lei (o lui? Mah…) crei. Fantasmagorico!
Modelli
I modelli più gettonati di stampanti 3D sono:
- Makerbot Replicator 2x
- Solidoodle 3
- Afinia H-Series
- Cubify Cube
- Makergear M2
- Printrbot Lc
- Type A Machines: Series 1
- SeeMeCnc H1.1
Queste sono tutte macchine già costruite e pronte per essere utilizzate, ma ci sono in rete diversi progetti per autocostruirsi la propria stampante 3D. E in che modo?
Montandosela a casa tipo mobili IKEA o Meccano o stampandosi (da qualche parte) ogni piccolo pezzo della nostra stampante.
Esistono poi molti progetti interessanti in giro per il nostro paese, ma uno in particolare ci tengo a segnalarlo: la stampante 3D open source, una idea, molte condivisioni e ambizioni ed ecco Kentstrapper. Tutto Made in Italy.

Kentstrapper, stampante Open source made in Italy
Un’altra alternativa sempre dal nostro paese è Was project.
Progetto e materiale
Il progetto è l’idea che viene tradotta in linee e punti da un software di disegnazione tridimensionale. Esistono già molti siti in giro per l’iperspazio che offrono progetti liberi e a pagamento pronti da passare alla nostra stampante. Uno tra i principali è sicuramente Thingiverse.
In questo portale i makers di tutto il mondo mettono a disposizione le loro idee. E noi possiamo semplicemente usarle. L’idea di base è sempre la condivisione e l’apertura della conoscenza.
Invece per i materiali ne esistono di due tipi:
- il PLA, una plastica vegetale
- l’ABS, una plastica che deriva dal petrolio.
Il PLA oltre a essere vegetale è anche biodegradabile e viene utilizzato molto anche in applicazioni biomedicali. L’ABS invece è importante per la sua robustezza, più adatta per riproduzioni di parti meccaniche.
Come base adesso avete tutti gli strumenti per cacciare mano al portafoglio e scegliervi il modello che più è alla vostra portata.
Per chi non potesse comprarla a Torino esiste già un laboratorio in cui si possono affittare ad ore le attrezzature e seguire vari workshop a tema: Fablab Torino.
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