

Salone di Ginevra Foto di M. Sticca
Questo è il terzo anno che vado al Salone dell’auto di Ginevra e sono rimasta davvero sorpresa da quello che ho visto.
Premetto che non sono un’esperta di auto ma solo una persona alla quale piace ed è sempre piaciuto guidare e viaggiare in auto. Per me l’auto non è mai stata solo un mezzo di trasporto, ma una parte integrante del viaggio. Mi piace godermi le curve “attaccata” a terra, mi piace sentire il suono di un bel motore, mi piace l’odore degli pneumatici dopo tanti chilometri, mi piace essere su un’auto dalla quale non ho voglia di scendere neanche dopo tre ore perchè è comoda e confortevole ma al tempo stesso emozionante e scattante. Sicuramente mi piacciono le macchine sportive, ma non nel senso di costose, per me anche la mia cara e vecchia golf è un’auto sportiva che mi dà soddisfazione in quanto si fa guidare e non è lei a guidare me.
In passato quando si doveva cambiare l’auto c’erano tante alternative: l’auto-mezzo di trasporto, l’auto sportiva, l’auto per la famiglia, l’auto che consuma poco, insomma a seconda dell’esigenza e dell’interesse dell’acquirente si aveva a disposizione una gamma di possibilità all’interno della quale “pescare” quella ritenuta più adatta al proprio stile.
Ed ecco che arriviamo a quello che ho visto a Ginevra.

Tabella del consumo energetico
Le auto del futuro? Come elettrodomestici
Di fianco a ogni auto, dall’anno scorso, c’è la tabella del consumo energetico, quella che indica la classe di appartenenza delle auto alle diverse fasce, dalla A alla G. Si avete capito bene, la stessa che c’è di fianco ai frigoriferi, alle lavatrici, alle lavastoviglie. Le auto come elettrodomestici. Per certi versi questo è giusto e comprensibile. Ormai l’attenzione ai consumi, all’efficienza e all’inquinamento è altissima (come è giusto che sia), ma ormai, da questo punto di vista, le auto dei segmenti bassi e medi sono tutte uguali, una vale l’altra.
Cambia il disegno (poco), cambia il colore, ma tutto il resto è uguale. Ecco che l’auto viene scelta come si sceglie il frigorifero. Una volta anche il rumore del motore era un segno distintivo ed era un piacere sentire il rombo di un motore.
Adesso invece il rumore disturba troppo e in alcune auto hanno messo delle marmitte silenziosissime esternamente ma con il “trucco”: all’interno dell’abitacolo, con un sistema di casse particolari, viene diffuso il suono registrato di un motore così chi si trova all’interno ha la stessa sensazione del sound di una volta, ma senza disturbare chi è fuori dall’auto!
Quanto è social una macchina?
Ma la vera novità di quest’anno di Ginevra è stata l’altra tabella posta accanto a quasi ogni auto: la lista delle applicazioni che gestisce! Quanto è social l’auto del futuro? Quanto è interconnessa? Quanto è grande il display posto sulla plancia, ma non per il navigatore ma per navigare in rete? Quanto è integrata con lo smartphone, con il tablet e con le altre auto?

La lista delle applicazioni
Ora, io capisco che tanta gente usa le auto per spostamenti in città e in città c’è sempre traffico e quindi si fanno un sacco di altre cose intanto che si guida ma questo mi sembra davvero troppo! Si parla tanto di sicurezza e indubbiamente la tecnologia ha aiutato tanto a fare passi da giganti in questo senso ma se quando sono in macchina invece di guidare mi metto a postare sui social, a cercare i film nel cinema più vicino e via dicendo allora come faccio a prestare attenzione a chi sta attraversando la strada, al motorino che mi sta superando, a un’auto che è passata col rosso?
In passato venivano spesso criticate le donne perché in auto facevano di tutto: dal truccarsi, al parlare al cellulare, a sistemare la prole nei sedili posteriori. Adesso invece più si fanno cose diverse dal guidare e meglio è?
Voi mi direte che questo è solo un passaggio intermedio verso quello che è il vero futuro: l’auto che si guida da sé, l’auto che sta provando Google. Benissimo, sono punti di vista. Significa che allora non sarà più necessario neanche fare la patente, basterà avere tanti soldi per potersi permettere un’auto talmente tanto tecnologica che ti porta in giro dove vuoi.
Le auto elettriche
Un’alternativa un po’ meno costosa e probabilmente più vicina nel tempo sono le auto elettriche. Ma diciamoci la verità: anche queste vanno bene solo per tragitti brevi, il problema delle batterie è ancora troppo grande per pensare di poter fare lunghi tragitti con un’auto elettrica.
Ma cosa rimane a chi piace guidare?
Le auto che sono rimaste tali sono ormai quelle di fascia alta e altissima, quelle per me inarrivabili (almeno in questa vita). Su queste auto si parla ancora di prestazioni, di piacevolezza di guida, di assetto. Su queste auto la differenza la fanno ancora la meccanica e l’aerodinamica.
Pensiamo alla Formula 1. Nel passato le auto erano molto più pericolose e purtroppo sono morti tanti piloti proprio a causa di questo. La tecnologia è venuta in aiuto del motorsport proprio per aumentare la sicurezza e l’efficacia dell’auto. Risultato? Oggi le auto sono praticamente tutte uguali, i piloti non fanno più la differenza e i Gran Premi si vincono ai box e non per i sorpassi!
Conclusione
La mia cara vecchia Golf dovrà resistere altri trent’anni perché oggi come oggi io un elettrodomestico per fare un viaggio di cinque ore in macchina non lo compro!
Voi cosa ne pensate? Secondo voi questa è la direzione giusta?
Non si poteva trovare un compromesso tra un’auto tecnologicamente avanzata ma che lasciasse al tempo stesso quella gioia alla guida per un “utente” come me?