

Nexus 7 – Foto di closari
Il Nexus 7 è arrivato, in un trionfo di tecnologia, come regalo per mia madre.
Mia madre è sempre stata affascinata e stupita dalla potenza di internet, ma troppo impaurita di “rompere qualcosa” per accendere il computer di casa. Dopo il successo riscosso con lo smartphone che ha sostituito il suo vecchio telefono, ho capito qual era la strada da percorrere per renderla un po’ più “geek” e meno impaurita dalla tecnologia. Il successo dei tablet è legato al fatto che non sembrino dei computer, abbattendo il “blocco psicologico”.
Il primo fattore da valutare era la dimensione; la scelta poteva cadere tra un 10” ed un 7”. Lo schermo di un 10” è indubbiamente più grande (e pesante), ma non permette una portabilità ottimale: serve una borsa aggiuntiva o una borsa piuttosto grande, incompatibile con la misura standard della borsetta della mia genitrice.
Ho optato quindi per un 7”. A questo punto la scelta è caduta sul Kindle Fire HD e sul Nexus 7.
Il Kindle Fire HD, che ho avuto la possibilità di provare prima, ha una linea molto elegante e una piacevole responsività, nonchè uno schermo degno di nota. Un audio stereo, doppia antenna wifi ed un processore dual-core. D’altro canto il Nexus 7 ha una linea non da meno, un quad core ed una scheda video nVidia. Lo schermo è decisamente all’altezza.
A questo punto ho pensato all’effettivo utilizzo del tablet. Entrambi montano Android: Amazon ha personalizzato l’interfaccia nella propria versione, il Nexus invece usa Android “puro”, di Google.
Il Nexus arriva con un grazioso packaging: una cover colorata che copre un’elegante scatola nera. All’interno, in dotazione, abbiamo caricabatterie, cavo USB, libretto di istruzioni ed ovviamente il tablet, ricoperto da un involucro di plastica.
Una sola nota di rammarico: il caricabatterie incluso utilizza il cavo USB per ricaricare, un po’ come accade acquistando il telefono Nexus. Non si tratta di due accessori separati ma lo stesso cavo USB viene utilizzato sia per collegare il tablet al PC sia per collegarlo all’adattatore trasformandolo in caricabatterie a tutto tondo. Un cavo in più, magari un pochino più lungo, avrebbe sicuramente fatto comodo in entrambe le situazioni.
Per il resto, una volta “scartato” il tablet e acceso, mi sono ritrovata in una pagina con la scritta “WELCOME”. Scorrendo con il touch.
Si può scegliere la lingua, e ho selezionato “Italiano”. Tutti i miei dispositivi sono configurati in inglese, ma non dimentichiamoci che questo andrà a mia madre, che l’inglese non lo mastica così bene.
Sono andata avanti con gli step, facilissimi, della configurazione: ho scelto una rete wifi alla quale connettermi e ho fatto l’import dell’account google che già utilizzo per il backup dei dati dello smartphone di mia madre. In men che non si dica tablet e smartphone si sono trovati subito configurati e sincronizzati con le stesse applicazioni, i dati della rubrica e altro.
Felice e gongolante (mai configurazione, in tutta la mia vita, è stata più facile e veloce) mi accorgo che il Nexus7 richiede l’aggiornamento di alcune applicazioni (probabilmente già presenti ma in versione più vecchiotta) e mi notifica un aggiornamento del sistema.
L’aggiornamento del sistema automatico: un altro dei motivi principe per il quale ho scelto il Nexus. Non bisogna attendere l’aggiornamento del produttore generico, ma ci pensa Google stesso ad inviare le notifiche ed avvertire quando è ora di installarle… potendo vantare un dispositivo sempre in linea con l’ultima versione di Android.
Il Kindle Fire è purtroppo vincolato all’utilizzo dell’Amazon Store (No Google Play!) e poco altro abilitando l’installazione di app da terze parti, ma diventa piuttosto scomodo non poter riportare tutte le applicazioni già esistenti sul telefono anche sul Tablet. Peccato. La soluzione ovvia è quella di “rootare” il dispositivo, ma non essendo un tablet a me destinato (ed essendo in garanzia per due anni dall’acquisto, garanzia che si invalida con l’operazione sopra citata) non mi è sembrata un’opzione saggia.
Quindi ho scelto il Nexus. Bello, con 32GB di spazio da riempire con video, immagini e musica ad un prezzo competitivo in questo momento sul mercato (249E) al MediaWorld. Ho scelto l’opzione Wi-Fi: per la versione con 3G il prezzo sale a 299E.
A questo punto aggiungo qualche app: Ruzzle, di gran moda di questi tempi, un’app sulle farmacie di turno (utilissima!) e le ho installato anche l’app Kindle configurata con il mio account, in modo da poter accedere alla mia libreria. Ricordiamoci che i tablet non sono ebook reader, ma sono ottimi per sfogliare riviste online, per brevi letture e l’applicazione Kindle è fenomenale. Permette di ingrandire a piacere i caratteri del testo e di scaricare un dizionario per l’approfondimento di alcune parole.
Per concludere in bellezza, la custodia è stata acquistata online. Rossa fiammante, come piace a lei. Decisamente soddisfatta 🙂