Internet Festival Pisa 2012 - Ponte di mezzo Pisa

Internet Festival Pisa 2012 - Ponte di mezzo Pisa

A ogni cosa il suo festival. E non poteva certo mancare quello di Internet, che si è svolto in una soleggiata Pisa dal 4 al 7 ottobre.

Nelle 22 location, divise da un Ponte di Mezzo agghindato per l’occasione con due tunnel inneggianti alle “Forme del futuro”, si sono succeduti 400 relatori impegnati in oltre 150 appuntamenti trasmessi anche in diretta streaming.

L’evento ha riscosso successo vista l’elevata affluenza di visitatori reali e “social” (indubbiamente più facili da conteggiare) che hanno fatto registrare 30 mila utenti unici nel sito ufficiale, oltre 11 mila fan nella pagina Facebook, circa 2000 check-in su Foursquare e oltre 1000 le foto condivise su Instagram. Un SocialSuccesso se si pensa che l’#if2012 si è posizionato, nei giorni dell’evento, tra i primi 5 eventi più twittati d’Italia.

Un difetto, non proprio sottovalutabile, il fatto che la copertura wi-fi, offerta gratuitamente dal comune di Pisa e dal festival, o era “ballerina” e non consentiva adeguato segnale o presentava un malfunzionamento al momento del login. Come a dire parliamo del mare ma se vuoi navigare ti devi portare la barca (e ci sta) ma anche un po’ d’acqua da casa.

Poco numerose le relatrici che nei palchi non pareggiavano quasi mai il numero degli esperti uomini. Interessanti e ben organizzati i panel che hanno messo in risalto le possibili accoppiate di Internet con politica, economia, informazione, pubblica amministrazione.

Le tematiche che più hanno rimbalzato da una location all’altra sono state quelle riferite ai dati personali, il “nuovo petrolio” e alla privacy perduta, alla dipendenza da social network, alle smart cities poco smart, ai politici e non solo che poco conoscono gli strumenti messi a disposizione dalla Rete 2.0.

Nell’impossibilità di raccontare tutto in un post, abbiamo pensato di farlo riportando alcune delle frasi più significative ascoltate peregrinando da un panel all’altro.

  1. “Quello su cui si dovrebbe riflettere è la scarsa consapevolezza dell’importanza dei dati personali” (Ernesto Belisario)
  2. “Attribuiamo maggior valore ai servizi e ai giochi che un social network ci offre piuttosto che ai nostri dati” (Francesco Maria Pizzetti)
  3. “Rare sono le persone che hanno ben chiaro cosa sia una smart city. La città intelligente è un processo, non una destinazione finale” (Michele Vianello)
  4. “Per evitare l’assuefazione da social network occorre cambiare la dieta mediatica” (Federico Guerrini)
  5. “Il multitasking è il male. Tenere aperta un finestra su cui scrivere, una con cui inviare un tweet, un’altra per i post di Facebook impedisce la giusta concentrazione” (Luca Conti)
  6. “Un uso consapevole del Web presuppone l’applicazione di filtri” (Alessandro Lanni)
  7. “I politici che si aprono a Twitter senza conoscerlo adeguatamente rischiano, nella fretta di raccontare il momento,  di sbagliare il messaggio  che intendono comunicare” (Paola Bonini)
  8. “La politica ha il dovere di ascoltare il social network per capire di cosa si parla” (Gianluca Sgueo)
  9. Internet non è un mostro, è un mezzo. E come tale implica una forte responsabilità individuale. Questo è il motivo per cui molti lo temono” (Flavia Monceri)
  10. Internet, come l’acqua, arriva ovunque ed è parte delle nostre vite. Presto sarà parte dei nostri corpi. Dobbiamo smettere di spettacolarizzarla e iniziare a usarla, tutti” (Mafe De Baggis)

Tag cloud internet festival Pisa 2012Prendendo spunto dall’iniziativa lanciata nel panel del movimento culturale Generazione Perduta, in cui è stato chiesto al pubblico di costruire una tag-cloud di valori importanti, per capire meglio quale Internet era stata disegnata al festival abbiamo chiesto a relatori e visitatori 3 tag con cui descriverla. Questo il bozzetto che ne è uscito:

Internet è:

Quali forme di futuro ci riserva la Rete non è stato svelato a fine festival. Discutere di questa Internet così permeata nelle giornate di tutti è indispensabile per conoscerla meglio affinché ciascuno contribuisca a renderla migliore. Perché una Internet migliore migliora il nostro tempo. E, come ha ricordato al festival Michele Mezza, “Un bambino somiglia più al suo tempo che non a suo padre”.