Gaza girl at study di One Laptop per Child

In un’epoca in cui sempre più spesso si parla di crisi e disoccupazione, diventa ancora più importante riuscire a essere competitivi sul mercato, che si stia cercando un lavoro o meno.
Se poi, per obbligo o per scelta, vi ritrovate con un po’ di tempo libero, questo è il momento giusto per dedicarsi allo studio.

Gaza girl at study di One Laptop per Child

Gaza girl at study di One Laptop per Child

Già, ma studio di cosa?

La prima risposta che potrebbe venire in mente è: “qualcosa che venga richiesto nelle offerte di lavoro!“. Giusto, ma rischioso: iniziare a studiare un argomento a noi totalmente nuovo e lontano dai nostri interessi, solo perché è la keyword più popolare nelle job description potrebbe rivelarsi una perdita di tempo. Il consiglio è quello di scegliere temi che suscitino davvero il nostro interesse associate a modalità di approccio allo studio efficaci, altrimenti studiare diventerà solo un peso e si rischia di abbandonare presto l’iniziativa.

Essere costante è sempre stato un grosso problema per me. Quando andavamo a scuola erano compiti in classe e interrogazioni a darci delle scadenze e attestare i nostri progressi.

Come fare quindi a non perdere presto la motivazione? Io ho trovato la mia risposta nella preparazione di certificazioni.

Esistono almeno 2 buone ragioni per cui decidere di studiare per una certificazione.

  1. Come prima cosa avere un obiettivo preciso, accompagnato da una scadenza, ci aiuta ad essere costanti nello studio e ad evitare di abbandonare per pigrizia dopo pochi giorni.
  2. La certificazione ci permette inoltre di dimostrare la nostra conoscenza su un dato argomento, anche senza avere anni di esperienza lavorativa al riguardo.

L’offerta in questo ambito si allarga di continuo, con una sempre maggiore eterogeneità di contenuti e varietà di prezzi.

  • Le certificazioni “tradizionali” sono quelle più prettamente tecniche, legate a specifici linguaggi di programmazione, a sistemi operativi o piattaforme. Tra queste ad esempio vi sono quelle relative a sistemi server, come Windows Server oppure, in ambito Linux, un esempio è la RedHat Certified Engineer. Si tratta di certificazioni adatte a chi è interessato ad una carriera in ambito sistemistico.
  • Se passiamo all’ambito dello sviluppo Software, ci sono ad esempio certificazioni per php o Python. Oracle poi offre un’ampia gamma di certificazioni su Java. I prezzi variano davvero molto, e non dipendono solo dal contenuto della certificazione, ma anche (soprattutto nel caso in cui non ne esista una “ufficiale” per una data tecnologia) da chi la fornisce. Ad esempio, il sito di O’Reilly offre corsi e certificazioni su numerosi argomenti, ma in genere il costo non è indifferente.
  • Se ci spostiamo verso l’ambito delle tecnologie web, esistono programmi di certificazione riguardanti numerose piattaforme, come per esempio Drupal. In altri casi, come Joomla o WordPress, non sembrano esistere attualmente programmi ufficiali, ma sono molti i siti che offrono certificazioni su questi temi. Vale la pena studiare per una certificazione “non ufficiale”? Beh, perché no? Nel caso in cui non ve ne sia una “ufficiale”,ci servirà comunque ad attestare la nostra padronanza dell’argomento.
  • Nell’area delle metodologie di gestione di progetti e team, si passa dalla famosissima (e costosissima!) PMP, a PRINCE2 (costo variabile), particolarmente apprezzata in Stati Uniti e Regno Unito. Con la diffusione di metodi di sviluppo e di gestione di progetti “agile”, abbiamo visto la nascita di numerose nuove certificazioni, la più famosa delle quali è forse quella di SCRUM Master, che di solito ha prezzi molto contenuti: il primo livello ha un costo approssimativo di 100$.

La lista presentata in questo articolo non è assolutamente esaustiva, ma ha l’intento di mostrare su quanti temi diversi siano disponibili programmi di certificazione.

E voi, avete conseguito una certificazione che non è qui elencata? Ne avete altre da suggerire?