Geek by splityarn, on Flickr
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C’è chi smonta computer nel tempo libero. O programma nuove piattaforme open source.

Ma c’è anche chi cuce. Chi cucina.

E poi c’è anche chi fa all’uncinetto e a maglia.

Prendere in mano i ferri e fare un cappello o un maglione non fa di certo di noi delle geek meno geek!

Anzi: riuscire ad apprezzare dei passatempi considerati vittoriani fa di noi delle geek ancora più complete. Soprattutto quando ci si rende conto quanto certi pattern siano fatti soprattutto di proporzioni, calcoli, equazioni… Ma lasciamo alle esperte di matematica elogiare le doti di calcolo di Elizabeth Zimmerman.

Oggi ci limiteremo a farvi scoprire il lato 2.0 della lana: Ravelry.com.

Raverly

Ravelry

Che cos’è?

Ravelry è una community dedicata a coloro che fanno a maglia e/o all’uncinetto.

In realtà è molto di più!

Nata e creata da una coppia di appassionati, negli anni la community è cresciuta esponenzialmente, fino a raggiungere, poco tempo fa, il milione di utenti registrati.

Ravelry permette di avere online il proprio quadernetto degli appunti dei pattern che vi piacerebbe realizzare o l’elenco della lana che possedete, fino all’elenco di tutti i tipi di aghi che giacciono sparsi in borse e cassetti.

Ravelry vi permette di trovare facilmente amici con le stesse passioni, consigli preziosi, pattern incredibili (e molti gratis), negozi vicini a voi o in una città che vorreste visitare.

Ma andiamo con ordine.

  • Notebook. Come dicevamo prima è il vostro quadernetto degli appunti: potete inserire la lana che avete comprato nello stash, salvare i pattern che vi piacciono nei favorities oppure metterli in coda, inserire la lana che avete, che suvvia, lo sappiamo che poi ce la dimentichiamo in qualche cassetto, e abbinarla anche a pattern che vi piacerebbe realizzare. Il vostro notebook farà ordine nel marasma che è la vostra collezione di schemi, gomitoli e aghi. E vi servirà anche per avere un archivio di tutti i vostri lavori (projects).
  • Patterns. Ravelry ha un enorme database di schemi per maglia e uncinetto, composto da quasi 300mila pattern, la maggior parte scaricabarili online e quasi un terzo è completamente gratuito, messo a disposizione dall’autore. Potete trovare di tutto, dai guanti senza dita che fate in un pomeriggio, all’intricatissimo maglione irlandese che sognate da una vita, fino al cappellino o alle scarpine per neonati. Ravelry è il posto dove trovare gli schemi dei designer di maglia e uncinetto, come Jared Flood, Ysolda Teague, Stephen West o Veera Välimäki per citare tra i più famosi.
  • Yarns. Se siete appassionate di maglia già lo sapete. Se avete appena iniziato ve ne accorgerete presto. I gomitoli sono una droga: non potete fare a meno di comprarne anche quando avete finito il posto dove nasconderli. Nuovi colori, nuovi mélange di lana e seta o di cotone e lana che appena vedrete vi sembrerà impossibile non possederne almeno un gomitolo. Lane tinte a mano o filate da artigiani in tutto il mondo: Ravelry è il posto migliore dove trovarle.
  • People. Ravelry è il posto dove trovare persone con i vostri stessi gusti, dove potete sbirciare i progetti di tutti i suoi membri per trovare quelli che più vi piacciono e farli anche voi.
  • Forum. Ravelry è una community, enorme, di appassionati e appassionate, che saranno sempre felici di aiutarvi con uno schema difficile o spiegato male. I forum sono il posto perfetto dove cercare o chiedere quali sono i negozi di maglia migliori di Parigi o Vancouver, dove chiedere aiuto.
  • Groups. Potete trovare altre persone con le stesse passioni, come gli schemi di Elizabeth Zimmermann o gli scialli. Ci sono gruppi per tutto: per condividere i propri progetti, da quelli per bambini a quelli realizzati con una lana specifica.

Ma come fa un sistema di queste dimensioni a rimanere in piedi, gratuitamente, per tutti i suoi membri?

Un recente post della fondatrice lo spiega in maniera esemplare e molto onestamente. Facendoci arrivare alla solita banale conclusione: sul web la passione e la trasparenza pagano, sempre.

Ravelry può diventare l’approccio 2.0 a qualcosa di estremamente manuale come il fare a maglia o all’uncinetto. E da lì scoprire migliaia di blog dedicati alla maglia e all’uncinetto in tutto il mondo: un universo in continua evoluzione e che fino a pochi anni fa non esisteva. Un universo che ha anche cambiato l’opinione comune che la maglia e l’uncinetto siano un passatempo da nonnine.

Per molte fare a maglia corrisponde alla gioia di creare qualcosa per sé e/o per i proprio cari.

Per Frieda Brioschi, presidente di Wikimedia Italia, fare all’uncinetto “è un anti stress, mi costringe a concentrarmi su qualcosa di manuale, in qualche maniera ripetitivo, ma che necessita di tutta la mia attenzione: non si può tenere il conto dei punti mentre si pensa ad altro!”

E per chi è interessato a incontrare altre amanti della maglia può tenersi informato su dove si svolgono i vari Stitch&Bitch in Italia.