
Che usiate un Mac o Windows, un iPhone o Android lo strumento indispensabile è la nuvola.
Il cloud computing è ormai diventato una realtà e lo si può usare in molti modi.
Per me il momento di rottura è stato quando ho smesso di scrivere documenti offline per usare solo Google docs. Tutti i miei file ora sono sul server di Google e li posso creare e modificare ovunque abbia una connessione. E non solo.
Ma il vero successo della nuvola è stato nel momento in cui è nata la prima applicazione che ha permesso di salvare qualsiasi tipo di file in uno spazio dedicato invece che sul nostro hard disk. E di scaricarli anche in mobilità.
Il principio è sempre lo stesso, si crea un account, si installa il software e si configura una cartella che sarà quella che poi verrà sincronizzata con la cloud. Fatto questo si può inserire un file in questa cartella per avere una sincronizzazione automatica o si può fare un caricamento manuale direttamente da web.
Lo stesso con le applicazioni mobile. Da smartphone è possibile caricare un file sul nostro spazio e
scaricare file sullo smartphone. La differenza è che in questo caso non esiste una sincronizzazione con la memoria del telefono, per evitare che venga riempita completamente dai nostri file, visto che i servizi di solito offrono qualche GB di spazio.
Il software più conosciuto e più usato è Dropbox. È uno dei primi nati e fornisce 2 GB di spazio gratuito. E’ possibile ampliare il proprio spazio a disposizione, sempre gratuitamente, invitando amici a usarlo tramite un link dedicato. Nel caso ne serva in aggiunta è possibile comprarlo con una spesa abbastanza contenuta: 50GB costano $99 all’anno.
Dropbox gestisce le immagini, creando degli album e permettendo di visualizzare le foto con uno slideshow senza scaricarle sull’hard disk. Inoltre permette di condividere le cartelle per far accedere più persone agli stessi file e ha una cartella “pubblica” per accedere alla quale non è necessario un invito, ma conoscere semplicemente il link specifico: senza l’url la cartella non è visibile.
I client sono per Mac, Windows e Linux, le applicazioni sono disponibili per Android, iPhone, iPad e Blackberry. Inoltre molte applicazioni permettono l’accesso diretto a dropbox e quindi l’archiviazione dei dati in maniera automatica.
I servizi di cluod presenti in rete sono ormai veramente molti. Io ne ho provato qualcuno per voi anche se, per ora, resto fedele al mio Dropbox.
Box permette di avere 50 GB di spazio a disposizione con un limite di 100 MB a file. Anche in questo caso è possibile aumentare lo spazio e le dimensioni dei file con un account a pagamento. Ci sono applicazioni per tutti i tipi di smartphone e tablet, iPhone, iPad, Android, Playbook, Blackberry e Touchpad, più una versione mobile adatta a tutti i dispositivi.
Sugarsync fornisce 5 GB iniziali e ha qualche funzionalità in più rispetto a Dropbox, come la possibilità di sincronizzare qualsiasi cartella su pc, fare la sincronizzazione via email e sincronizzare anche folder su dispositivi mobili. È disponibile per Mac e Windows e per Android, iPhone, iPad, Blackberry, Windows Mobile 7 e Symbian.
Minus consente di avere 10 GB e ha un’impronta più sociale con la possibilità di seguire degli utenti. Si possono creare delle gallerie che sono visibili ad altri utilizzatori e dà più importanza ai file multimediali, anche se è possibile archiviare ogni tipo di file. I client sono per Windows, Mac e Ubuntu e le app per ora per iPhone e Android, con un sviluppo futuro per WM7.
Memopal è l’unico servizio sviluppato in Italia e fornisce 3 GB gratuitamente, con possibilità di acquisto per esigenze maggiori. Permette di condividere file di grosse dimensioni, oltre 1 GB, superando i limiti imposti dai client di posta elettronica. Per ogni invito fornisce 500 MB aggiuntivi. Si può usare con Mac, Windows, Linux, Android, iPhone, iPad e Blackberry
Poi c’è iCloud il nuovo servizio messo a disposizione da Apple con il sistema Lion e con IOS 5.
Il problema di iCloud al momento è che è limitato al mondo Apple e non si integra con altri, quindi sul mio mac devo fare una scelta esclusiva e decidere se usare iCluod o continuare a usare Google. E visto che ormai sono anni che ho documenti e contatti sul mio spazio Google e ho un tablet Android, per ora non ho attivato questa possibilità.
Anche Microsoft SkyDrive è interessante, offre ben 25GB di spazio gratuito!
Io comunque uso Dropbox e mi piace moltissimo, ho anche convinto mio marito (un non-tecnico) che lavora su 3 pc diversi a utilizzarlo, ed è entusiasta!
Grazie Alessandra, non sono riuscita a provarli tutti, sono troppi, lo aggiungo alla lista.
Io resto fedele a Dropbox, per ora, ma ho installato anche altri, nel caso finissi lo spazio.
@ Alessandra Cimatti:
anch’io uso skyDrive! l’ho conosciuto per caso tempo fa dato che utilizzo hotmail 🙂