
Ed è venuto anche quest’anno il momento di rendere tributo a una delle donne che con la sua intelligenza, il suo impegno e la sua dedizione allo studio e alla ricerca ha segnato la storia della tecnologia e dell’informatica: Ada Lovelace.
Augusta Ada King Contessa di Lovelace, matematica autodidatta, collaborò con Charles Babbage alla progettazione della sua “macchina analitica” e per questo viene ricordata come la prima programmatrice della storia.
Ma Ada non è ovviamente l’unica donna che possa essere ricordata tra i pionieri dell’informatica. Tra tutte vorrei ricordarne due in particolare.
La prima è Grace Murray Hopper, ammiraglio della marina americana, è stata una matematica che ha contribuito in modo fondamentale allo sviluppo tecnologico in campo informatico. Ha iniziato lavorando sui calcolatori Mark I e Mark II e, tra i tanti progetti, è stata anche coinvolta nella realizzazione dell’UNIVAC I e nella definizione del linguaggio COBOL. Tuttavia Grace viene ricordata soprattutto per aver coniato un termine che tutti noi oggi usiamo molto di frequente: bug. Nel 1947 ha infatti scoperto che il Mark II sul quale stava lavorando mostrava un malfunzionamento causato dalla presenza di un insetto (bug, appunto) in uno dei relé.
L’altra donna che vorrei ricordare oggi è Francis Elizabeth Allen, informatica statunitense che grazie alla sua ricerca sull’ottimizzazione dei compilatori ha vinto il premio Turing nel 2006.
Francis è stata la prima donna che si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento della Association for Computing Machinery (ACM), ma il suo successo è stato segnato anche da un altro importante traguardo: è stata infatti lei la prima IBM Fellow donna, e già nel 1989.
Come Grace e Francis, molte altre donne hanno contribuito in passato e contribuiscono oggi allo sviluppo della tecnologia e dell’informatica e a noi piace ricordarle e raccontare le loro storie.
Voi chi vorreste ricordare?
Barbara Rita Barricelli
Il ruolo nel progresso dell’IT di Grace Hopper è molto più grande e fondamentale: era il capo del progetto COBOL, ha inventato il concetto di compilatore e di sub-routine quindi della programmazione modulare.
Il suo apporto é stato cosí importante che la US Navy ha battezzato con il suo nome un incrociatore.
Grazie per l’ulteriore informazione. E dire che fino ad oggi non la conoscevo.
Conoscevo la storia della Lovelace e lo dico sempre: dietro ogni grande invenzione c’è l’arguzia. Molto spesso a dare il la a un grande progetto c’è l’intelligenza di una donna. Complimenti a voi, girls geek.