
La Geekmania non ha colpito solo chi ha seguito una formazione “tecnica” ma anche chi, per motivi svariati, ha deciso di prendere in mano la situazione e cercare di dominare la tecnologia per non farsi mettere i piedi in testa da ctrl-alt-canc e riavvii aggressivi e continui. O semplicemente da mamme, nonne, papà che davanti all’enorme mondo di spreco energetico e bombardamento di informazioni non vuole rimanere con le mani in mano.
Ed eccoci qui, davanti il modem e il pc sono già accesi e pronti all’uso (come ciò sia possibile, non è di nostro interesse, al momento) pronti e carichi per scoprire l’enorme mondo di internet, ma manca ancora una piccola cosa: il browser! Internet
Il brooCHEEEE?
Dicasi browser il programma che ci consente di navigare in internet.
Si dirà erroneamente “Tutto sto inferno per Explorer?” Ecco l’errore!
Come per i sistemi operativi, anche per i browser c’è un mondo inesplorato di miriadi di varietà: quello più veloce, più bello, più simpatico, più colorato, più leggero, che si allarga, che sta bene, che ha i preferiti a destra, a sinistra, al centro….Insomma , ne esistono talmente tanti che tendenzialmente l’utente normale usa quello che c’è nel pc e la chiude li ignorando l’esistenza di tutti gli altri.
Politica condivisa da molti ma non da tutti. Ecco perché oggi presentiamo due browser tra i più diffusi ed importanti oltre il tanto “amato” IE: Mozilla Firefox e Google Chrome.
Innanzitutto la chiave di successo dei due browser sopradescritti consiste proprio nella alta personalizzabilità dei temi, delle opzioni e delle caratteristiche non solo estetiche che possano venirci comode. Questi plug-in portano i browser ad assomigliare sempre di più l’uno all’altro poiché se la versione base di uno non possiede una data caratteristica, sicuramente ci sarà un plug-in per averla e così via.
Come accennato, i sistemi operativi più famosi posseggono un browser predefinito che è normalmente quello più usato per questioni di comodità. Ubuntu, così come varie distro, continua a mantenersi fedele a Firefox anche se sembra che questo possa essere sostituito da Chrome nel prossimo futuro.
Ciò che cosa significa, nel caso di Firefox ed Ubuntu? Che la homepage del browser è assolutamente ottimizzata e personalizzata. Sin dalla home è possibile raggiungere la comunità, il merchandising e il supporto della comunità Ubuntu. Inoltre, Firefox ha finalmente deciso di mettersi al passo con i suoi competitors lanciando la versione 4 (rumors informano dell’imminente arrivo della 5), che sembra una copia di Chrome eppure risponde alle esigenze di chi, rimasto a Firefox per questioni di abitudine o di integrazione con il sistema operativo (o di pigrizia patologica!), iniziava a lamentare lentezza e pesantezza inauditi nella società della velocità.
Le possibilità di personalizzazione di Firefox sono potenzialmente infinite. Si parte dal look completamente modificabile passando per i diversi add-on e plug-in presenti. A tal proposito mi sento di segnalarne 3:
- il plug in di ubuntu-it da cui è possibile raggiungere in maniera veloce tutta la comunità ubuntu italiana da irc, al forum, al wiki, mailing lists etc in modo da potersi sentire sempre parte di una comunità “a portata di clic” in caso di bisogno.
- Fast Dial che permette di avere una homepage con le nostre pagine preferite per una scelta veloce.
- HootBar che permette di condividere sui maggiori social networks (compresi LinkedIn, foursquare, mySpace ed altri oltre ai tradizionali Facebook e Twitter) in maniera veloce e simultanea i contenuti delle pagine che visioniamo e che riteniamo interessanti
Chrome ha avuto una funzione importantissima in questa “guerra tra browser”: ha dato una spinta non indifferente verso il voler rendere la navigazione centrale, riducendo la cornice, e quindi la forma, al minimo e lasciando il massimo spazio alle pagine internet.
Chi, dopo aver fatto l’occhio a IE e Firefox, ha installato Chrome, nel lontano 2008, ha avuto uno choc, o almeno io ho subito uno choc non da poco: ho dovuto impiegare del tempo per abituarmi a quel nuovo modo di intendere internet senza barre, toolbar, menù, pop-up, pop-down e chi più ne ha più ne metta.
Ovvio, i casi di panico stile: “oddio dov’è file, modifica …la cronologiiiia” hanno colpito sicuramente non poche persone ma una volta abituatisi a quel nuovo modo di intendere internet Firefox e l’ormai lontano IE6 erano diventate delle zavorre, brutti e poco immediati.
Firefox ha colto con non poco ritardo l’invito di Chrome e ciò ha permesso a quest’ultimo di guadagnare una bella fetta di mercato giocando proprio sulla sua “immediatezza” e sulla ovvia integrazione con tutti i servizi forniti da Google.
La homepage risulta ancora più nuda di quella presente su Firefox, in alto si trovano i servizi di google tra cui gmail, raggiungibile con un solo click.
I punti chiave di Chrome sono:
- integrazione con flashplayer. Non viene richiesta alcuna installazione nel momento in cui si vogliano visualizzare video o animazioni per la prima volta. Questa apparente “accortezza” si è rivelata in realtà essenziale e cruciale nel momento in cui gli altri browser risultano avere problemi e blocchi per il troppo uso di risorse per far funzionare il flash;
- alta personalizzazione e integrazione tra cui traduzione nel browser, applicazioni, estensioni, temi;
- sicurezza: Chrome ha una funzione integrata che si auto-aggiorna periodicamente per la protezione da malware e phishing.
Chrome si candida per essere un ottimo prodotto anche se l’uso di più schede sembrerebbe rallentarne l’usabilità L’affezione che gli utenti hanno mostrato in questi anni per Firefox ha un senso e non è solo un legame affettivo: Firefox, nonostante possa avere alcune pecche nell’uso del flash, risulta alla lunga, grazie anche al suo maggiore uso di risorse/ram durante l’inizializzazione, più reattivo e capace di gestire più finestre e schede contemporaneamente senza rallentamenti.
La scelta dipende dai propri gusti personali e i browser in questione, così come gli altri in circolazione, più o meno si assomigliano. La differenza è dovuta proprio a queste piccolezze e da una forte preferenza personale. Aesempio, l’uso di Firefox da parte di molti è motivato dalla maggiore integrazione con l’ambiente operativo di Ubuntu laddove Chrome invece mantiene una sua struttura che in alcuni casi lascia a desiderare in un ambiente desktop completamente differente.
Infine, ogni browser conserva dei “tricks” che possono sicuramente ottimizzare l’uso secondo le proprie esigenze ma lasciamo a voi il compito di trovarli e sperimentarli…
Eugenia D. G., filosofia prima, sociologia ed economia adesso. Questi sono i libri universitari che girano sulla sua scrivania. Passione per la tecnologia nata per riuscire a dominare il pc con windows millenium, coltivata per curiosità, mantenuta per necessità.
Assolutamente in questo post si doveva parlare anche di Opera. Un browser che sta facendo passi da gigante e che nelle ultime due versioni ha visto un incremento di velocità e robustezza incredibili. Da provare