Google Plus

Da qualche ora gli inviti sono finalmente disponibili per tutti, ma sicuramente molte di voi, già da qualche giorno, si stanno aggirando tra i circles (le terribili “cerchie” della traduzione italiana) di Google+, il social network nuovo di zecca made in  Mountain View che sta attirando, come immaginabile, l’attenzione degli addetti ai lavori e la curiosità dei profani.

Rimandando direttamente ai creatori  la descrizione delle varie funzionalità, provo a fare un breve riassunto  di alcune cose su cui concentrare la nostra attenzione durante il primo approccio con una piattaforma che sembra destinata a inserirsi significativamente all’interno del panorama dei social media.

Google Plus

Google Plus

Profilo

Se, come immaginabile, avete già un account Google dovreste aver già avuto modo di maneggiare le impostazioni legate alla privacy e al grado di visibilità che preferite utilizzare in Rete.

Ad ogni modo, meglio rifare un giro sulla sezione “Panoramica account”. All’interno  delle voci “Profilo e Privacy” Google vi dà la possibilità di vedere i campi del vostro profilo che possono emergere pubblicamente dalle ricerche sul web.

Cliccando su “Modifica visibilità sul profilo” potrete agire sui campi relativi alle vostre informazioni, personalizzandone l’accesso (chiunque sul web, solo le tue cerchie, solo tu, ecc.). Grazie alla possibilità di mettervi nei “panni” di un altro utente, Google vi permette, inoltre,  di controllare in anteprima come apparirà il vostro profilo ai suoi occhi.

Personalmente consiglio sempre di rendersi riconoscibili attraverso il proprio avatar e integrando gli account con cui siete già conosciuti in rete (twitter, linkedin facebook…), la vostra attività e una breve presentazione personalizzata, evitando di copiare per intero il vostro curriculum o elencare una a una le vostre pubblicazioni accademiche.

Notifiche

La reazione generalizzata dopo il primo incontro con G+ è stato un fastidio diffuso determinato dalla ridondanza delle notifiche in arrivo al proprio indirizzo mail.

Per non impazzire dopo la prima mezz’ora dal vostro ingresso, sempre nella pagina delle “Impostazioni Account”, cliccando sulla voce Google+ avrete la possibilità di eliminare tutte le comunicazioni che riterrete superflue.

Anche in questo caso, consiglio di mantenere attive quelle relative alle menzioni dirette (che molto possono essere fatte anteponendo il simbolo + prima del nome utente), all’inserimento in una cerchia (soprattutto in fase iniziale, per vedere quali e quanti dei miei amici sono già presenti) e quelle che mi avvertono se  qualcuno decide di taggarmi in una fotografia. Relativamente a questa ultima opzione è anche possibile inibire o limitare qualsiasi tag, spostandosi qualche riga più sotto e indicando, nel campo apposito, solo quali tra i vostri contatti o le vostre cerchie possono essere autorizzate direttamente a farlo.

Cerchie

Arriviamo alla funzionalità cardine della piattaforma e  che nel giro di pochi pochi giorni è già entrata a far parte del linguaggio comune (e dei millemila giochi di parole collegati).

Come avrete già letto la modalità di “categorizzazione” dei vostri contatti all’interno di G+ segue delle logiche leggermente differenti rispetto agli altri social network cui ci eravamo abituate.

In termini più pratici

Nello stream principale vediamo tutto quello che i nostri contatti hanno deciso di condividere sia pubblicamente che con la cerchia di cui, a nostra volta, facciamo parte.

G+ offre una serie di cerchie di default per guidarci in una prima fase archiviazione (amici, famiglia, persone che ci interessa seguire). Oltre alla possibilità di creare liberamente nuove cerchie dando libero sfogo alla nostra fantasia – o ai nostri più bassi istinti 🙂 – le cerchie ci permettono infatti di avere una vista profilata sul  degli interventi degli iscritti alla singolo gruppo.

Per limitare il flusso in home page possiamo utilizzare qualche accortezza:

  • disabilitare immediatamente la visualizzazione dei post che non sono di nostro interesse selezionando ’opzione “disattiva questo post” presente all’interno del menù a tendina che si apre cliccando sulla frecciolina alla destra di ogni post.
  • creare delle cerchie ad hoc per lo smistamento del flusso (es: una cerchia in cui inseriamo esclusivamente i “must read”, una cerchia vuota da utilizzare come bookmark/read later tutte le volte che vogliamo mettere da parte qualcosa che leggeremo successivamente, avendo cura di ripulirla di tanto in tanto.

Ricordiamoci che i nomi delle cerchie non sono visibili agli utenti che ne fanno parte mentre invece sarà possibile, in caso di contributo limitato a alcuni soggetti o cerchie, vedere, cliccando nella parte superiore del post alla voce “con restrizioni”, fino a 21 immagini dei profili dei destinatari del contenuto.

Buttiamoci sempre un occhio prima di rispondere 😉

G+ permette anche di condividere contenuti anche con le cerchie estese, ovvero  le cerchie delle persone presenti nelle nostre  cerchie (i celebri FOAF) di cui noi non potremo avere avere visibilità ma che, invece, vedranno apparire i nostri contributi nel loro stream generale (ricordiamoci anche questo quando postiamo qualcosa che  vogliamo non diventi necessariamente di pubblico dominio).

È possibile infine trascinare i membri di un cerchia all’interno di un’altra (es: selezionando i componenti della cerchia A e trascinandoli all’interno della cerchia B). Di fatto si tratta di un copia e incolla di un raggruppamento di contatti che però per alcune finalità e per velocizzare alcune comunicazioni può risultare utile.

Conversazioni

La modalità per seguire gli aggiornamenti relativi alle nostre conversazioni è ancora fortemente legata al sistema di notifica. Tutte le volte che entreremo in G+, in alto a destra ci apparirà un numero in campo rosso che ci segnalerà tutti gli aggiornamenti che ci riguardano (sia chi ci ha aggiunto o chi ha interagito con i nostri post) per avere invece,una visualizzazione filtrata delle nostre discussioni e di quelle cui abbiamo preso parte possiamo andare alla voce “Notifiche”  (sulla colonna sinistra) e una volta lì, cliccando su “Altro” (in alto a destra) avremo la possibilità di filtrarle (ma non esiste ancora la possibilità di visualizzare l’intera history).

Stream “In arrivo”

All’interno di questa sezione possiamo vedere l’attività dei contatti che ci hanno già aggiunto all’interno di una loro cerchia ma che non sono ancora stati inseriti nelle nostre e che quindi non leggeranno i nostri contenuti, a esclusione di quelli pubblici.

Personalmente la trovo una delle feature più utile che ci permette di osservare l’attività dei nostri follower prima di decidere se renderli partecipi alle nostre condivisioni.

Bloccare un utente

Sarà sufficiente andare sul suo profilo e cliccare su “Blocca” confermando la nostra scelta. Da questo momento (ricordiamoci però che l’effetto non è retroattivo) non vedremo più i suoi interventi nello stream principale né in quello dei post “in arrivo”, verrà automaticamente rimosso da tutte le nostre  cerchie e verrà rimosso dalle cerchie estese se condivide contatti in comune con noi.

L’utente bloccato non potrà più commentarci, visualizzare i nostri contenuti (nb: a eccezione di quelli che vorremmo continuare a condividere pubblicamente)  e non potrà menzionarci in post e commenti. Gli interventi della persona bloccata rimangono però visibili nei post dei nostri eventuali contatti in comune.

Un’ulteriore modalità per proteggere i nostri contenuti è quella di disabilitarne la ricondivisione cliccando sulla freccia che appare a fianco del nostro post, selezionando l’opzione “disattiva ricondivisioni”, sempre attraverso lo stesso menù possiamo disabilitare i commenti e, in casi davvero più estremi, possiamo segnalare direttamente l’abuso flaggandolo.

Insomma lo strumento è in continua evoluzione e occorrerà sicuramente del tempo per un suo assestamento; segnalo in conclusione un utilissimo documento condiviso in rete, nel più classico stile geek, dove è possibile trovare aggiornamenti in continua evoluzione sull’utilizzo ottimale della piattaforma.

Buona lettura.