Brainstorming - Foto di Caramellamenta
Brainstorming - Foto di Caramellamenta

Brainstorming - Foto di Caramellamenta

In giro per la Rete leggiamo spesso blog con post che saltano di palo in frasca, senza una precisa logica. O anche tre post pubblicati in un giorno solo e poi silenzio per settimane.

Questo non disorienta solo il lettore, ma anche (e forse soprattutto), i motori di ricerca.

Su come scrivere per i motori di ricerca ne ha già parlato in un post esaustivo e interessante Tiziano Fogliata. Vi consigliamo vivamente di leggere e fare tesoro delle sue indicazioni.

Negli anni, e gestendo soprattutto un blog multiautore senza una redazione fisica, ma solo virtuale, ci siamo rese conto dell’importanza fondamentale, per noi che scriviamo, per le guest blogger che scrivono per noi e per chi ci legge, di avere un piano editoriale coeso, preciso e a lungo termine.

In realtà le parole “calendario editoriale” sembrano grosse e complicate. Ma potete approntarlo in poco tempo, semplicemente concentrandovi su alcuni punti chiave.

  1. Cosa volete ottenere dal vostro blog? È un diario personale? Oppure un blog professionale dove parlate del vostro lavoro? Volete che il vostro blog diventi la vetrina dove mostrare a tutti qualcosa in cui siete brave o che vi piace fare e magari trasformarlo in qualcosa di più? Volete guadagnare quello che vi basta per pagarvi l’hosting ogni anno oppure per comprarvi 10 paia di scarpe nuove nei prossimi 10 mesi? In tutti questi casi, piuttosto che andare avanti alla cieca e a tentoni, vi conviene prendere un foglio di carta e scrivere la vostra mission e completare la seguente frase: Ho un blog perché…
  2. Che categorie volete nel vostro blog? Scegliere le categorie è come compilare l’indice di un libro, o decidere di cosa parlare in una presentazione. Avere un blog che parla dei vostri viaggi, delle vostre impressioni sui telefoni, del vostro amore per i fiori e del vostro cane o gatto, tutto insieme, senza senso o periodicità, è deleterio sotto tutti i punti di vista: il lettore non sa cosa aspettarsi, i motori di ricerca non capiscono come indicizzarvi e nemmeno vostra madre vorrà aprire questa confusa finestra sulla vostra mente. Potete parlare di tutte queste cose insieme, ma con logica e coerenza. E per farlo prima dovete decidere di cosa vorrete parlare per poi organizzarlo in un calendario.
  3. Quante volte volete/potete postare a settimana? Avete tempo solo per scrivere post veloci e corti, ma tutti i giorni? Oppure preferite scrivere due post a settimana ma che siano lunghi ed esaustivi? L’importante è che una volta deciso quanti post scrivete a settimana, li scrivete, anche tutti insieme, e li pubblicate con logica.

Una volta decisa la vostra mission, le categorie e il numero di post che scriverete, il lavoro diventa facile.

Ancora una scelta da compiere: preferite gestire il vostro calendario su carta o al computer?

Alle volte trovo la sensazione della penna sulla carta molto rilassante, ma mi rendo conto che se cambio idea mi ritrovo con un’agenda tutta pasticciata.

– Se scegliete la carta: vi consiglio un’agenda dove nella parte iniziale, di visione mensile o annuale, inserite la periodicità dei vostri post e le categorie a cui appartengono e nel day by day scrivete il titolo del post.

– Se scegliete il formato elettronico: le opzioni davanti a voi si allargano. Potete creare un foglio di calcolo in google doc che trasformerete in calendario, oppure creare un calendario in google calendar o ical. Oppure installare, se gestite il vostro blog con WordPress, l’utile plugin Editorial Calendar, che vi permetterà di inserire direttamente dal calendario i vostri post nelle bozze e terrà traccia di quelli che dovete ancora scrivere e di quelli già pubblicati e schedulati. Un requisito base per la gestione elettronica del calendario editoriale è la sua accessibilità in qualsiasi momento e ovunque voi siate: non dimenticate che vi potreste trovare a scrivere un post in Zambia da un pc del 1998 con tastiera in swaili.

Alcune regole di base:

  1. Siate regolari, coerenti e sistematiche. Se decidete di pubblicare le foto del vostro cane sul blog che normalmente parla di telefoni, potete farlo, ma decidete un giorno preciso, tipo il primo lunedì del mese, che diventerà il vostro “dog monday”. Lo so che magari gli avete fatto una foto stupenda domenica scorsa mentre dormiva mordendo il suo osso, e il primo lunedì del mese è tra due settimane, ma trattenetevi! Pubblicatela il giorno in cui avete deciso di pubblicarla!
  2. Siate chiare ed esplicite: i post criptici sono interessanti, ma alla fine li capiamo solo noi e forse la nostra migliore amica e il nostro gatto. Se il vostro intento è quello, ben venga, ma se scrivete un blog per essere lette, meglio che vi facciate capire.
  3. Siate concise e dirette: arrivate subito al punto. E soprattutto abbiatene uno di punto! Impariamo dagli anglosassoni e arriviamo subito a quello che vogliamo dire, senza troppi giri di parole. Sarà più facile per i vostri lettori capire cosa volete dire e se vale la pena leggere tutto il post.

Bonus tip

Negli anni mi sono e ci siamo rese conto che le persone online cercano cose utili: tutorial, consigli, how to…Forse l’era dei blog strettamente personali è tramontata o forse sta prendendo un’altra direzione. Nessuno vi vieta di scrivere il vostro diario personale, le vostre opinioni e pubblicare le foto dei vostri gatti! Anzi, specie se vivete lontane dalla vostra famiglia, è un modo come un altro per renderli partecipi. Ma se aprite un blog oggi, nel 2011, e volete avere successo e farvi conoscere, parlate di qualcosa di cui siete veramente esperte e cercate di essere utili agli altri.

Foto di Caramellamenta