Scrivere ai tempi dell'iPad

Forse non tutti se ne sono accorti o tutti sono coinvolti nella questione ma dopo iPhone che ha in qualche modo cristallizzato la tecnologia del multitouch e iPad che l’ha consolidata, il modo di scrivere per chi fa questo mestiere in tutte le sue declinazioni artistiche, lavorative, velleistiche o bloggherecce, in qualche modo è cambiato come lo è quello di leggere. Avremo modo di approfondire anche la questione lettura ma nel frattempo concentriamoci sull’uso del computer come mezzo per la scrittura.

Da sempre mettersi al computer è significato sedia, scrivania, monitor tastiera. Poi sono arrivati i portatili e la faccenda si è resa più comoda, meno mal di schiena più luoghi preposti alla scrittura (soprattutto in caso di telelavoro) che sia di codici, articoli o gestione contenuti non importa. La parola chiave è tastiera. La parola chiave è comodità.

Poi a giugno in Italia è arrivato iPad. Sono quasi sei mesi: per quanto riguarda il tema applicazioni e scrittura è tutto ancora in fase di miglioramento e perfettibilità. Non esiste ancora la killer app definitiva ed è un bene. La fase sperimentale  lascia la possibilità di fare errori ma anche di orientarsi e abituarsi a un modo di gestire il binomio computer/device e scrittura provando e riprovando percorsi e costruendo il proprio sulla base delle esigenze personali.

Ognuno ha il proprio metodo di scrittura: faccio un esempio mentre sto scrivendo questo pezzo su iPad usando Pages, so che dovrò rieditarlo comunque quindi procedo spedita con la scrittura e dopo averlo caricato nell’editor, finirò di sistemarlo aggiungendo foto, link ed eventuali note.

Non si sta affermando che si scriverà solo in questo modo o con questo device o similari,  si sta affermando che ci saranno molti modi per scrivere e che impararli o accostarsi a questi metodi, aumenterà la propria conoscenza dei mezzi stessi e le proprie skills.

Scrivere ai tempi dell’iPad significa sperimentare, capire meccanismi nuovi, cercare di farli propri e immaginare un pochino anche il futuro senza tralasciare l’esperienza acquisita nel passato.

L’altro giorno dalla redazione digital nella quale lavoro, abbiamo dovuto traslocare e dagli armadi è uscita qualunque cosa. Compreso un dizionario Devoto Oli. “Prendete quel che volete, altrimenti buttiamo via tutto”.

Il Devoto Oli è nella mia libreria: iPad e carta perché no?

In chiusura passiamo a qualcosa si più pratico. Le applicazioni di scrittura sono assortite e varie:

Writer 3,99 euro – molto lineare e pulito consente le funzioni necessarie di avanzamento e controllo della scrittura e naturalmente, la condivisione;

Plain Text gratuita – essenziale, pulita, chiara, veloce e intuitiva. Condivide il doc anche via drop box. Da avere senza indugio;

Notably 2,39 euro – la definiscono la moleskine per iPad, va bene per note brevi e condivisione e ha la peculiarità di salvare in automatico mentre scrivete, comoda e utile;

iQuad 1,59 euro – trasforma il vostro iPad in un quaderno, archivia, condivide e crea un database.  Ottima per dividere appunti, articoli e note per genere;

Pages 7,99 euro – crea documenti elaborati, permette l’inserimento di foto, conteggia la parole, fa salvare in formato .doc .pdf . Un vero investimento.

Naturalmente se ne avete altre da segnalare, contribuite all’elenco.