Copywriter

Micol Miller –Web copywriter e unica donna in una Web Agency, ci racconta di cosa si occupa la responsabile di tutti i contenuti che devono essere pubblicati online e ci spiega le difficoltà che incontra nel far comprendere l’importanza e la complessità del suo lavoro.

Premessa:

Per realizzare un sito internet può essere sufficiente una sola persona con minime conoscenze di grafica e di linguaggio html, ma per realizzare siti internet per aziende o società che intendono essere competitive sul mercato, occorre qualcosa di più. In una web agency, la realizzazione di un sito internet si articola in diverse fasi ognuna delle quali è affidata ad un professionista.

L’architettura informativa del sito è curata dal Project Manager, che si occupa anche di supervisionare e coordinare le seguenti fasi di lavoro. Lo studio del layout del sito è affido al Web Designer, la creazione di pagine dinamiche, e-shop, CMS e tutto quanto abbia a che fare con linguaggi di programmazione è di pertinenza dei programmatori, mentre i grafici hanno carta bianca per la scelta dello stile e della grafica.

Tutti i contenuti testuali, quindi titoli e sottotitoli,  i testi di ogni pagina, i title (i titoli che compaiono nella banda più alta del browser), le meta-description (le brevi descrizioni dei siti che compaiono nei motori di ricerca) sono responsabilità del web copywriter.

La mia giornata tipo si svolge così:

Ogni giorno mi occupo di un aspetto diverso della realizzazione di contenuti per il web: se devo riempire un sito da zero, per esempio, intervisto il cliente ponendogli domande adeguate per comprendere chi sia e di cosa si occupi, ma soprattutto per capire come vuole che la sua attività venga presentata al grande pubblico del web (se predilige un approccio istituzionale o informale, quali servizi vuole mettere in evidenza, ecc.).

Altre volte devo occuparmi della revisione di testi già scritti da qualcun’altro e adattarli alle logiche del posizionamento sui motori di ricerca: individuare le parole chiave per quella pagina, introdurre la suddivisione mono-tematica in paragrafi, inserire le grassettature in modo ragionato e i link strategici.

In altri casi ancora mi occupo di traduzioni, della scrittura di post per blog personali o aziendali, della realizzazione di comunicati stampa online, di studiare nuove strategie di marketing attraverso l’uso di social media o prendendo parte a specifiche conversazioni nelle community o nei forum.

Per rimanere sempre aggiornata sugli ultimi post dei miei blog preferiti utilizzo Google Reader, tramite Twitter seguo persone che possono darmi spunti rilevanti per il mio lavoro, raccolgo e salvo contenuti che ritengo interessanti tramite Google Notebook e utilizzo Facebook sia per scopi personali, sia per studiare le dinamiche di comportamento dei social media.

Skill richieste in questo lavoro:

Per essere dei bravi web copywriter bisogna innanzitutto avere un’ottima padronanza della lingua italiana da ogni punto di vista (lessicale, grammaticale, ortografico…) e allo stesso tempo avere la consapevolezza che questo non è sufficiente. Chi si occupa di web writing non deve solo saper scrivere: deve possedere competenze informatiche, di usabilità, tecniche di posizionamento sui motori di ricerca e ultimamente, con la direzione che sta prendendo il web, è importante che il web copywriter possieda un’innata abilità per il marketing e per le conversazioni “sociali”.

I contenuti online  vanno concepiti ex novo perché appartengono ad un altro tipo di comunicazione: non si tratta più di una conversazione mono-direzionale (come accadeva per le presentazioni cartacee o gli spot tv) ma di una conversazione in uno spazio interattivo.

Google, così come altri motori di ricerca, è sempre più sensibile alla qualità dei contenuti di un sito internet, tanto da farlo diventare uno dei criteri fondamentali per il migliore posizionamento di un sito piuttosto che di un altro.

La figura del web copywriter rappresenta un po’ la zona grigia di una web agency, perché è difficile far capire alle persone che scrivere contenuti per il web richiede competenze specifiche. Si crede che descrivere la propria azienda in un sito internet non richieda particolari sforzi, perché sembra una cosa che possono fare tutti. È vero che lo possono fare tutti, ma questo non significa che tutti lo sappiano fare bene.

In realtà il sito internet sta diventando il nuovo biglietto da visita per le aziende ed è importante che rispecchi valori aziendali condivisibili, espressi con toni adeguati. Non è possibile infatti prendere il vecchio testo della brochure aziendale e trasferirlo online, magari aggiungendo qualche link e qualche grassettatura. Così non funziona.

Esperienza e formazione:

Pur lavorando in un ambiente prettamente informatico, la formazione del web copywriter deve essere di stampo umanistico: buone nozioni di cultura generale e di attualità aiutano a sviluppare contenuti sempre nuovi, interessanti e pertinenti per ogni settore per il quale ci si trova a dover scrivere intere pagine. Una buona conoscenza dell’inglese o di altre lingue straniere rappresentano sicuramente un valore aggiunto, anche se non fondamentale. Nel mio caso, una laurea specialistica in Editing e Comunicazione Multimediale è stata una buona base di partenza, anche se poi è “sul campo” che si sviluppano le reali competenze.

Trattandosi di un mestiere nuovo e in continua evoluzione (come lo è il web, d’altra parte) non esistono corsi universitari ad hoc, è l’esperienza la vera formazione in questo campo. Superata la paura della pagina bianca (pardon, schermata bianca), più si scrive meglio è. Ottima idea quindi quella di avere un blog personale e di leggere i contributi di chi come noi, magari prima di noi, si è cimentato in questo duro lavoro. I contributi in rete non mancano: un eccellente punto di partenza è il sito mestierediscrivere.it di Luisa Carrada, ricco di lezioni di scrittura, glossari e proposte di approfondimento.

NB: La formazione umanistica non esclude il fatto che alcune competenze informatiche siano necessarie, come l’uso dei CMS, le tecniche SEO (Search Engine Optimization), le teorie di usabilità di J. Nielsen, le dinamiche dei social media e di tutti gli strumenti utili to be connected. Altrimenti che Geek Girl sareste?

Micol

(immagini da www.webdistortion.com e www.adbuzz.com)